CALCIO, NORME FEDERALI E SANZIONI
Allenatori e calciatori incappano in sanzioni disciplinari che con un po’ di attenzione sono evitabili. I consigli e le indicazioni di un esperto.
Martedì 15 Dicembre 2015 | Gianluca Ciofi
Nel “Senti chi parla” di dicembre l'ospite è Mario Teti, consigliere regionale della Figc Lombardia, dirigente esperto in normative e docente nei corsi di formazione per gli allenatori di calcio. A lui abbiamo chiesto qualche consiglio, i più immediati, dedicati ad allenatori e calciatori dilettanti, in tema di norme federali. È una materia, diciamoci la verità, ai più sconosciuta perché, in genere, ne vengono delegate le conoscenze ai dirigenti della società alla quale apparteniamo. Non capita di rado, però, che i tesserati incappino in guai con la giustizia sportiva, incidenti di percorso spesso evitabili con un pizzico in più di attenzione. Eccovi allora alcuni consigli sulle situazioni di conflitto con la normativa più diffuse ed evitabili.
I CONSIGLI PER ALLENATORI E CALCIATORI
«Il primo è di verificare sempre la posizione di tesseramento – ci spiega – in molti sottovalutano le sanzioni previste e poi, quando ci incappano, si pentono amaramente di non essere stati attenti. Dal punto di vista del calciatore uno dei problemi che si verifica più frequentemente è quello regolato dall’articolo 32 e 32bis e che riguarda lo svincolo per decadenza dopo il compimento del venticinquesimo anno d’età (vedi gli articoli dedicati nella sezione “Esperti per voi”). Le società di calcio e i calciatori stessi, abituati al rinnovo automatico avvenuto negli anni precedenti, si dimenticano che il tesseramento va rifatto: ogni anno! Le conseguenze le potete facilmente immaginare, squadre che inseriscono in distinta giocatori non tesserati e che anche se sono in buona fede incappano nelle sanzioni della giustizia sportiva. Tutti coloro che operano nel calcio, in generale, dovrebbero ricordarsi di verificare periodicamente la loro posizione. Lo stesso vale per gli allenatori. Sembra banale, ma è opportuno ricordare a tutti i tecnici che non è sufficiente il tesseramento a Coverciano ma va fatto anche quello presso la propria società di appartenenza. Quest’ultimo e il contratto (anche se a titolo gratuito) vanno presentati al comitato di riferimento che si preoccuperà di girarli al Settore Tecnico della Figc. In ogni momento dell’anno, calciatori o tecnici che siate, potete verificare la vostra posizione consultando il sito della Lnd.»
ABBIAMO SCONTATO LA SQUALIFICA?
«Un altro errore comune, benché apparentemente sciocco, è quello di non sapere, non rendersi conto o non avere verificato la propria posizione in merito alle squalifiche. Calciatori e allenatori dovrebbero prestare più attenzione, soprattutto a inizio stagione se al termine della precedente si è incappati in una sanzione disciplinare. Le squalifiche subite alla fine di una stagione, se non scontate completamente, valgono anche per quella successiva, e per qualsiasi gara ufficiale venga disputata. Questo vale anche per i tornei amatoriali, le manifestazioni a carattere ricreativo o propagandistico indette o autorizzate dalla Lega Nazionale Dilettanti perché implicano la partecipazione di calciatori tesserati dai Comitati della stessa Lega previo nullaosta della società di appartenenza.»
DECORRENZA DELLE SANZIONI DISCIPLINARI
«Un aspetto sul quale si fa ancora un po’ di confusione è quello che riguarda la decorrenza delle squalifiche. La sanzione decorre dal giorno successivo (24 ore) alla pubblicazione della stessa sul comunicato ufficiale, a eccezione di quella conseguente al provvedimento di espulsione che è automatica. Quindi, per capirci, se giovedì esce il comunicato e mi è stata comminata una squalifica di una giornata se giovedì sera ho una partita ufficiale posso giocare. Parimenti se penso che mi verrà comminata una squalifica, ma il comunicato non è uscito o è stato pubblicato ma la sanzione non è stata redatta posso giocare.»