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LA PRATICITÀ TATTICA DI ALLEGRI

I bianconeri sbancano Genova piegando la Samp con un calcio solido in non possesso e semplici ma efficaci movimenti senza palla in fase offensiva.

L'articolo è stato realizzato in collaborazione con la piattaforma Wyscout

A Marassi ennesima prova di forza della squadra di Allegri che porta a nove le vittorie consecutive dimostrandosi, ancora una volta, squadra tosta, umile e con tasso tecnico decisamente superiore alla media. I padroni di casa, dal canto loro, hanno confermato i recenti segnali di crescita sia sul piano del gioco sia della personalità, rimanendo in partita fino all’ultimo e sfiorando anche il pareggio nei minuti finali. Montella può guardare al futuro con ottimismo. La Sampdoria ha affrontato il match contro la Juventus optando per un atteggiamento attendista. Confermato l’atteggiamento compatto del quale avevamo parlato nel post pre gara anche se il baricentro è stato tenuto più basso rispetto alla partita contro il Genoa (foto 1).

Foto 1: l’1-4-5-1 difensivo della Sampdoria, con la linea dei 4 difensori quasi al limite della propria area di rigore.

ATTEGGIAMENTI DIVERSI IN FASE DIFENSIVA

I blucerchiati hanno lasciato liberi di impostare i tre difensori bianconeri Chiellini, Rugani e Bonucci, puntando a chiudere le linee di passaggio e concedendo il gioco sulle fasce. Il regista della squadra di Allegri, che per l’occasione è stato Hernanes, ha faticato a entrare in possesso di palla a causa anche della marcatura di Cassano che, soprattutto inizialmente, è riuscito a seguirne i movimenti costringendo spesso Bonucci al lancio lungo (foto 2).

Foto 2: la marcatura di Cassano su Hernanes.

Anche i bianconeri, rispetto alla partita casalinga con il Verona, hanno variato l’atteggiamento in non possesso, alternando un buon pressing alto a fasi più attendiste nelle quali tutti i giocatori si sono disposti dietro la linea della palla. La Sampdoria è una squadra che ama partire da dietro palla a terra, predilige Fernando per l’impostazione della manovra e Cassano come terminale offensivo delle verticalizzazioni. Nei momenti in cui la Juve ha optato per la pressione alta nella Doria sono tornati alla luce alcuni dei limiti che si erano evidenziati nella prima parte di stagione riguardanti soprattutto l’incapacità di gestire al meglio le uscite difensive (foto 3).

Foto 3: il pressing offensivo della Juventus, con Khedira che esce su Fernando e le due punte sui difensori centrali.

CASSANO E MONTELLA

Quando però la squadra di Montella è riuscita ad arrivare nella metà campo avversaria facendo circolare bene palla si sono attivati tutti i meccanismi offensivi incentrati sulla fantasia e la qualità delle giocate di Cassano. Il barese ha confermato la sua centralità nel progetto di Montella, effettuando molti movimenti incontro al pallone e servendo a ripetizione e ad alta velocità le mezz’ali che si inserivano alle sue spalle (foto 4). 

Foto 4: Cassani serve Cassano che con il suo movimento incontro al pallone si libera dalla marcatura di Chiellini. Immediatamente si inserisce sull’esterno Soriano.

Dopo l’uscita dell’incursore per eccellenza, Soriano, Montella ha provato ad affiancare a Cassano un giocatore molto abile negli scambi stretti come Carbonero, con Eder e Ivan pronti a gettarsi in profondità e Barreto sempre bravo ad accompagnare.

 

JUVE: LA FORZA DELLE MEZZ’ALI

Ma la forza della Juve sta nel trovare soluzioni offensive efficaci anche quando l’avversario si chiude, come accaduto nella partita di Marassi. Il fatto che siano andati in gol i due interni dell’1-3-5-2 studiato da Allegri è indicativo del fatto che gli inserimenti da dietro siano uno dei principi della fase offensiva cari al tecnico livornese. Per riuscire a effettuare incursioni così proficue, tutta la squadra ha dovuto muoversi molto e bene a partire dalle due punte Dybala e Morata che con i loro movimenti incontro o ad allargarsi sono riusciti a creare spazi per i compagni (foto 5, 6 e 7).

Scritto in collaborazione con Jacopo Gornati (New G Project). 

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Foto 5: Evra è in possesso di palla sulla sinistra. Pogba si allarga lasciando lo spazio a Morata per ricevere il pallone grazie al suo movimento incontro.

Foto 6: Morata prova il passaggio a Pogba ma viene intercettato. Sulla palla vagante torna Evra che vede il movimento ad allargarsi di Dybala. L’argentino trova spazio perché Moisander e Cassani si sono dovuti staccare dalla linea difensiva per andare a prendere Morata e Pogba.

Foto 7: non appena Dybala entra in possesso di palla, in area di rigore si inserisce Khedira, pronto a ricevere il cross.

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