INTER MILAN: ATTACCHI CONTRO
I movimenti del trequartista di Mancini o le scorribande sugli esterni volute da Inzaghi, quale sarà la soluzione vincente nel derby?
Venerdì 17 Aprile 2015 | Paolo Tramezzani
L'articolo è realizzato in collaborazione con la piattaforma Wyscout
Inter e Milan, ovvero il derby de “la Madunina”. Le due squadre ci arrivano con idee e convinzioni tattiche differenti. Mancini, a Verona, contro l’Hellas, sembra aver trovato la formula giusta nell’1-4-3-1-2. Inzaghi, al contrario, continua a credere nelle tre punte, ma dopo due vittorie consecutive contro Palermo e Cagliari ha rallentato in casa con la Sampdoria.
I nerazzurri dovranno fare a meno di Guarin e Brozovic, molto importanti per la costruzione della manovra perché in grado di garantire solidità difensiva e inserimenti in fase di possesso. Mancini sino all’ultimo valuterà quali soluzioni adottare per ovviare alle due assenze ma sicuramente non rinnegherà l’utilizzo del trequartista dietro le due punte.
I MOVIMENTI DEL TREQUARTISTA NERAZZURRO
Nell’Inter recente il regista offensivo è il ruolo cardine della manovra, i suoi movimenti ad allargarsi o ad abbassarsi per ricevere il pallone danno il la a combinazioni sempre efficaci. La più evidente è l’inserimento in area di rigore dell’interno sul lato opposto allo scopo di ottenere la superiorità numerica (foto 1). Altra opzione è il movimento a uscire della punta (Palacio è il più efficace in questa combinazione) e il contemporaneo inserimento centrale del trequartista (foto 2). L’Inter riesce sempre, così, a portare due o tre giocatori all’interno dell’area di rigore e crea grandi difficoltà alle difese avversarie.
Foto 1 Hernanes è in possesso di palla sulla sinistra. Dal lato opposto, Brozovic si inserisce con in area di rigore.
Foto 2 Palacio largo sulla sinistra riceve il pallone, Hernanes e Icardi avanzano affiancati, pronti ad aggredire l’area di rigore.
Grazie alla buona condizione di Palacio e del ritrovato Hernanes, i neroazzurri hanno espresso efficaci transizioni offensive. In questa situazione la velocità dell’argentino e la tecnica del brasiliano, accompagnati nell’azione da D’Ambrosio, Icardi e un centrocampista a turno, hanno dato origine più di una volta a occasioni da gol (foto 3).
Foto 3 Unas ripartenza dell’Inter dopo un un calcio d’angolo a sfavore. In quattro accompagnano l’azione del giocatore in possesso di palla.
Se il reparto offensivo sembra dare segnali di ripresa, in difesa l’Inter è ancora convalescente. Quando i centrocampisti non rientrano per tempo, i due terzini devono spesso affrontare pericolosissimi uno contro due. Nella scorsa gara di campionato il Verona ne ha approfittato con una serie di pericolosi traversoni per la testa di Toni (foto 4 e 5).
Foto 4 e 5 Situazioni di due contro uno a sfavore dei terzini dell’Inter causa il mancato ripiegamento delle mezz’ali.
LE SOVRAPPOSIZIONI DELLE CATENE ROSSONERE
Proprio in questa debolezza interista Inzaghi potrebbe trovare la chiave per vincere la partita. Come è ormai risaputo, nell'idea di gioco dell’allenatore rossonero i due esterni d’attacco e le loro combinazioni con gli esterni bassi rivestono grande importanza. In più di un’occasione, nel primo tempo ben giocato dal Milan contro la Sampdoria, i due giocatori in catena sono andati in sovrapposizione per cercare la superiorità numerica, così come fa talvolta anche la mezz’ala sul lato forte (foto 6 e 7).
Foto 6 Cerci effettua un movimento incontro per ricevere il pallone dal difensore centrale mentre Abate attacca lo spazio venutosi a creare alle sue spalle.
Foto 7 Complice l’inserimento di Van Ginkel e la sovrapposizione di Abate, Cerci si accentra e riceve palla con la possibilità di puntare la difesa avversaria centralmente con la palla sul suo piede naturale, il sinistro.
Una scelta, quella del tecnico rossonero, che gli consente di sfruttare appieno la soluzione degli esterni invertiti. Con l’ala destra a sinistra e viceversa le sovrapposizioni, se ben eseguite, garantiscono due soluzioni sicure: il tiro diretto in porta col piede migliore e la palla filtrante per la profondità in fascia. Inzaghi, inoltre, predilige una squadra votata all’attacco. Gli esterni bassi si sganciano spesso assieme, accompagnano l’azione offensiva e arrivano sino in area di rigore, per supportare le tre punte (foto 8).
Foto 8 I terzini Abate e Antonelli accompagnano altissimi l’azione offensiva del Milan.
L’atteggiamento generale dei rossoneri dipenderà dai momenti della gara, potrebbero pressare alto o fare uscire l’Inter (foto 9 e 10).
Foto 9 Situazione di pressing alto portato all’esterno avversario in possesso di palla.
Foto 10 Ripartenza del Milan affidata alla velocità di Cerci, Menez e Destro dopo una palla recuperata vicino alla propria area di rigore.
La grande rapidità con cui il Milan riparte dopo avere recuperato palla è un arma importante, efficace nella seconda delle soluzioni, anche perché l'atteggiamento ultraoffensivo spesso adottato ha concesso facili contropiede agli avversari. In più di un’occasione sono arrivati gol subiti a seguito di palla persa sui 70, 80 metri, con i terzini attardati in attacco. Visto che la recente Inter, come abbiamo accennato, è brillante e tonica nelle ripartenze i rossoneri dovranno stare molto attenti (foto 11).
Scritto in collaborazione con Jacopo Gornati (New G Project).
Foto 11 La palla viene persa da Menez nella trequarti avversaria, si apre una voragine che Eder e compagni sfruttano per una ripartenza velocissima, è tallone d’Achille del Milan.
.jpg)
