CALCIO, EURO 2016: LA SPAGNA
Del Bosque è alla ricerca di equilibri perduti, ma se Iniesta sta bene il centrocampo è quanto di meglio al mondo. Morata in attacco e qualche dubbio sugli esterni.
Martedì 17 Maggio 2016 | Maurizio Vici
I campioni in carica si avvicinano agli Europei di Francia con bene in vista il cartello "lavori in corso". In preparazione alla competizione sono stati fatti ruotare tutti gli effettivi a disposizione e Vicente Del Bosque ha effettuato diversi esperimenti. Di certo c’è che l’esperto ct sta insistendo sull’1-4-3-3, che però in fase di non possesso si trasforma in un 1-4-1-4-1 (foto 1).
Foto 1: nell’immagine si nota chiaramente l’1-4-1 offensivo (senza i quattro difensori e il portiere) con il vertice alto (il centravanti Aduriz), i due esterni alti e i due interni sulla stessa linea, oltre il centromediano vertice basso. Un 1-4-3-3 che in fase di non possesso muta in 1-4-1-4-1.
Tra i pali il titolare sarà l'emergente De Gea, in difesa i punti fermi sono Piqué e Sergio Ramos centrali, con Koke prima alternativa, mentre sugli esterni agiscono Juanfran, Azpilicueta e Jordi Alba. A centrocampo le alternative sono numerose: Thiago Alcantara, Isco, Fabregas, Busquets e soprattutto il grande Iniesta. In attacco tutto è da costruire attorno a Morata, come ha ammesso lo stesso Del Bosque. La squadra ha la caratteristica di essere, in fase difensiva, sempre molto corta (foto 2),
Foto 2: in fase difensiva Spagna sempre molto corta, ottimo inizio per difendere aggredendo e organizzare il pressing.
un’ottima disposizione di partenza per difendere aggredendo e organizzare il pressing. Quando impostano i centrocampisti, i difensori assumono un atteggiamento molto propositivo, soprattutto i due esterni bassi (foto 3).
Foto 3: la fase di impostazione con Fabregas che prende palla basso per impostare, i quattro difensori sono già predisposti alla fase offensiva (notare la posizione dei due esterni bassi).
UNA MEDIANA CHE HA TUTTO
Il centrocampo è il reparto di maggiore qualità della squadra. Anche senza Xavi, una mediana che può contare su piedi, visione di gioco e muscolarità (Busquets) come quella spagnola ha pochi eguali in Europa e al mondo. Il compito di Del Bosque sarà quello di ritrovare equilibri non ancora del tutto riaffinati e l'intesa con il reparto avanzato. L'attacco al momento non offre particolari garanzie. Morata, impiegato troppo largo e a supporto di una prima punta di ruolo, perde in efficacia sotto porta. Aduriz ha poca esperienza a livello internazionale e Diego Costa è in fase di appannamento. Quello che alcune recenti uscite hanno messo in evidenza, inoltre, è che senza due colonne come Sergio Busquets e Andrés Iniesta, la Spagna ha faticato a mantenere il possesso palla, da sempre un caposaldo del suo gioco. I dubbi da sciogliere sono più d’uno. La Spagna è adatta a giocare con il classico centravanti o deve continuare a puntare sul falso nueve, come nella precedente edizione della competizione? Mario, terzino destro del Villarreal, è più efficace in attacco di Juanfran dell'Atlético? Inoltre Nolito (Celta), sulla fascia, è un'alternativa migliore al fuori forma Pedro?
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