Un blog al giorno

INTER: UN PERFETTO DISEGNO TATTICO

Contro la Roma modulo speculare ma diverso atteggiamento, un prudente Mancini ha bloccato le corsie esterne giallorosse ed è riuscito a limitarne la forza d’urto.

L'articolo è realizzato in collaborazione con la piattaforma Wyscout

Nonostante la Roma arrivasse a San Siro con i favori del pronostico, l’Inter è riuscita a portare a casa tre punti fondamentali per la corsa alla prossima edizione della Champions e, forse, anche per qualcosa di più. La squadra di Mancini, che ha sorpreso un po’ tutti nella scelta dell’undici titolare, ha fatto di tutto per imbrigliare la manovra dei giallorossi, aggiungendo all’organizzazione di gioco importanti prestazioni individuali. Garcia, d’altra parte, è stato tradito dalla scarsa cattiveria sotto porta dei suoi attaccanti, Dzeko su tutti. La partita del Meazza è risultata particolarmente interessante anche a livello tattico. È stata, infatti, la perfetta dimostrazione che avere un modulo di partenza uguale non vuol dire mettere in campo lo stesso sistema di gioco. Partiamo proprio da questo per la nostra analisi.

IL TRIDENTE A SORPRESA NERAZZURRO

Entrambe le squadre si sono presentate sul campo con un 1-4-3-3. Mancini ha deciso di non schierare Icardi, preferendo un tridente più mobile e in grado di non dare punti di riferimento alla difesa della Roma. Già da questa scelta, si poteva intuire che l’Inter avrebbe optato per giocare più di rimessa, difendendo quasi a pieno organico per poi ripartire con la velocità e la tecnica di Ljajic, Perisic e Jovetic, accompagnati da un ottimo Brozovic, e così è stato. I nerazzurri hanno tenuto sempre la linea difensiva molto bassa, facendo scendere i due esterni alti sulla linea dei centrocampisti per limitare le scorribande giallorosse sulle fasce laterali e non concedere spazio per gli inserimenti centrali (foto 1).

Foto 1: la Roma attacca da destra e l’Inter è raccolta quasi interamente nella propria area di rigore. Solo Ljajic e Jovetic rimangono avanzati per tenere occupata la difesa avversaria in caso di ripartenza.

Una soluzione efficace anche se l’Inter è in realtà riuscita a trovare il gol partita in un momento in cui è riuscita a portare molti uomini nella metà campo avversaria e ha liberato al tiro Medel (foto 2). La squadra di Garcia, pur con la stessa disposizione, ha preparato la partita in modo diametralmente opposto.

Foto 2: i quattro giocatori dell’Inter sulla linea di difesa della Roma permettono a Medel di salire e di conquistarsi lo spazio per andare alla conclusione da fuori vincente.

LA ROMA S’È ARENATA CONTRO LA DIGA INTERISTA

Come anticipato nell’articolo di presentazione del match, la Roma recentemente aveva mostrato ottime capacità giocando sia in ripartenza sia effettuando un possesso palla dinamico e propositivo fatto di continui scambi di posizione tra i centrocampisti e i tre attaccanti. La scelta del tecnico francese, indotta anche da quelle di Mancini nella formazione iniziale, è caduta sulla seconda opzione. Una buona circolazione di palla ha permesso agli ospiti di arrivare senza particolari difficoltà fino ai quaranta metri salvo poi dover bruscamente frenare a causa della compattezza della fase difensiva interista. Gli inserimenti da parte dei centrocampisti con l’abbassamento degli esterni hanno creato comunque difficoltà alla difesa nerazzurra (foto 3).

Foto 3: Una delle combinazioni che la Roma ha provato per scardinare la difesa dell’Inter. Maicon è in possesso di palla e mentre Gervinho si abbassa, Florenzi attacca la profondità, seguito da Nagatomo.

Anche in fase difensiva, l’1-4-3-3 di Garcia è stato interpretato in maniera totalmente differente rispetto a quello dei padroni di casa. La linea composta dai quattro difensori ha cercato di giocare sempre alta per sostenere il pressing offensivo con Nainggolan che è sceso rispetto a quella dei centrocampisti per formare un 1-4-1-4-1 grazie all’abbassamento degli esterni Salah e Gervinho (foto 4).

Foto 4: lo schieramento difensivo della Roma.

DIVERSA LA GESTIONE DEL PRESSING ALTO

Le differenze nell’approccio alla gara tra i due tecnici si sino potute notare anche nella gestione del pressing alto. L’Inter ha lasciato i due centrali della Roma liberi di impostare, uscendo in pressione non appena uno dei tre centrocampisti riceveva il pallone o andando a chiudere le linee di passaggio per i terzini (foto 5).

Foto 5: Jovetic va in pressione su Nainggolan mentre Guarin va su Pjanic. Perisic, in basso, chiude la linea di passaggio per Digne.

La Roma, al contrario, ha provato a recuperare il pallone in posizione molto avanzata. Già in situazione di rinvio del portiere, i giallorossi hanno impedito lo scarico di Handanovic a uno dei due centrali difensivi (foto 6).

Foto 6: il posizionamento della Roma al momento dei rinvii di Handanovic.

Con palla in movimento, il lavoro in pressione di Salah e Gervinho ha costretto la squadra di Mancini a qualche lancio lungo forzato sul quale i difensori della Roma hanno avuto vita tutto sommato facile (foto 7).

Scritto in collaborazione con Jacopo Gornati (New G Project).

Foto 7: il pressing alto dei giallorossi, con Dzeko che va su Murillo e Salah che attacca portatore di palla. Anche Florenzi alza il suo baricentro per intercettare i passaggi forzati della difesa avversaria.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

UNA GUIDA PER CHI ALLENA SUI CAMPI ARTIFICIALI
UNA GUIDA PER CHI ALLENA SUI CAMPI ARTIFICIALI
LA MOBILITÀ GENERALE NEL CALCIO
LA MOBILITÀ GENERALE NEL CALCIO
I GIOCHI MOTORI PER LA SCUOLA CALCIO
I GIOCHI MOTORI PER LA SCUOLA CALCIO
CALCIO, GIOCHI DI POSIZIONE E ALLENAMENTO
CALCIO, GIOCHI DI POSIZIONE E ALLENAMENTO

AGGIUNGICI SU FACEBOOK

DIGITAL MAGAZINE

ALLENARE IL GIOVANE PORTIERE

Un programma per ottimizzare i tempi di lavoro e il numero di contatti con la palla quando lavoriamo con più portieri. Una semplice proposta per chi allena nei settori giovanili.

SFOGLIA

Iscriviti su ALLFOOTBALL oppure esegui il LOGIN