Un blog al giorno

NAPOLI: LEZIONE DI PRESSING ALLA LAZIO

La goleada del San Paolo nasce dalla pressione alta collettiva, da manuale di tattica, degli uomini di Sarri. Lazio troppo lunga e in grave difficoltà nella costruzione bassa.

L'articolo è realizzato in collaborazione con la piattaforma Wyscout

Nella quarta giornata di andata del campionato di serie A, al San Paolo, è andata in scena una vera e propria lezione di calcio, su come difendere attaccando, da parte del Napoli. I biancocelesti, fuori dal gioco praticamente per tutti i novanta minuti, non sono mai riusciti a trovare le giuste contromisure all'aggressività dei padroni di casa. Ecco come Sarri è riuscito a dominare tatticamente la partita. Nelle precedenti uscite stagionali il pressing offensivo degli azzurri aveva mostrato diverse lacune, portato in modo altalenante e con scarsa coralità. In questa occasione, invece, i partenopei hanno tenuto altissimo il baricentro con un efficace pressing sui portatori di palla avversari sin dall’inizio della loro fase di costruzione (foto 1 e 2).

Foto 1: il pressing ultra offensivo del Napoli, che ha alzato il suo baricentro quando il pallone era in possesso dell’esterno basso avversario.

Foto 2: il Napoli ha tenuto per tutto l’incontro la linea difensiva molto alta, la squadra è rimasta compatta e ha lasciato poco spazio per gli inserimenti dei centrocampisti avversari.

Lo testimoniano palesemente i due gol di Higuain, nati da errori in disimpegno dei capitolini. Come anticipato nell’articolo di presentazione del match, Pioli ha schierato in difesa due centrali piuttosto lenti e non eccelsi nel palleggio. Per ovviare a questo limite, Onazi e Parolo si sono alternati nell’abbassarsi per ricevere il pallone e impostare l’azione. La risposta di Sarri è stata quella di posizionare Hamsik e Allan in marcatura sui due mediani biancocelesti per evitare ricevessero palla (foto 3). 

Foto 3: Hamsik e Allan sono stati designati da Sarri per portare pressione ai due centrocampisti della Lazio più portati all’impostazione, Onazi e Parolo, limitandone l’efficacia.

Mossa vincente sin dai primi minuti, perché Hoedt e Mauricio, costretti a iniziare loro la manovra, hanno perso moltissimi palloni o per soluzioni sul lungo errate o per appoggi agli esterni bassi imprecisi e difficili da gestire.

 

PARTENOPEI ECCELLENTI NEI MOVIMENTI SENZA PALLA

Recuperata palla, il Napoli ha mostrato tutta la sua qualità nelle combinazioni offensive, i movimenti di Higuain hanno generato diverse soluzioni di passaggio. Quando il Pipita è venuto incontro, in particolare, ha aperto lo spazio ai due esterni per inserirsi alle spalle della linea difensiva. Soprattutto Insigne (nella foto di copertina mentre mette in grave difficoltà Mauricio) ha cercato spesso il taglio di Callejon sulla destra, servendolo con precisi cambi di gioco (foto 4).

Foto 4:una delle combinazioni ereditate dalla gestione Benitez, movimento incontro di Higuain e attacco della profondità di Callejon da destra. Insigne lo serve con un lancio alle spalle dei difensori.

Il centravanti argentino ha messo in mostra anche le sue eccellenti capacità nell’attacco della profondità e nello scambio sullo stretto (foto 5 e 6).

Foto 5: contro movimento di Higuain che sfrutta la sua velocità contro Hoedt e attacca la profondità. A servirlo è sempre Insigne.

Foto 6: movimento incontro al pallone di Higuain che riceve palla da Hamsik e premia la sovrapposizione di Insigne sulla sinistra

La Lazio è andata presto in crisi senza trovare le giuste contromosse anche dopo che Pioli ha provato a cambiare qualcosa nell’assetto tattico, passando dall’inedito sistema di gioco con un trequartista, l’1-4-3-1-2 al più congeniale 1-4-2-3-1. I problemi sono rimasti tali soprattutto sulla destra dove Keita ha faticato nel seguire le avanzate di Ghoulam, effettuate con grande tempismo e sincronia con l’abbassamento di Insigne (foto 7).

Foto 7: l’abbassamento di Insigne, tallonato da Basta, favorisce la sovrapposizione di Ghoulam che non viene seguito fino in fondo da Keita. Hamsik serve l’algerino su cui deve rientrare di nuovo Basta.

LAZIO TROPPO LUNGA E ARRENDEVOLE

Ciò che più ha sorpreso della Lazio, che nelle due partite precedenti aveva mostrato grande compattezza in fase difensiva, è stato lo spazio lasciato tra le linee di centrocampo e difesa. Il gol di Insigne è scaturito da un passaggio filtrante di Hamsik per Higuain sul quale nessuno dei quattro difensori era posizionato correttamente per la doverosa copertura (foto 8).

Foto 8. Higuain viene servito tra le linee da Hamsik che si troverà a tu per tu con Mauricio. Al centravanti argentino basterà una finta di tiro per trovarsi davanti al solo Marchetti.

Più in generale, il pressing portato dagli uomini di Pioli agli azzurri è sembrato blando e slegato, tanto che giocatori come Coulibaly e Raul Albiol, tecnicamente non eccelsi, sono riusciti spesso a trovare facili soluzioni nel palleggio (foto 9).

Scritto in collaborazione con Jacopo Gornati (New G Project). Clicca qui per leggere gli altri articoli di tattica

Foto 9: nonostante i due centrali del Napoli non fossero particolarmente votati al palleggio, la pressione poco organizzata dei biancocelesti ha sempre favorito la circolazione di palla, anche dal basso, dei partenopei che è spesso sfociata in un appoggio all’uomo libero tra le linee.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

UNA GUIDA PER CHI ALLENA SUI CAMPI ARTIFICIALI
UNA GUIDA PER CHI ALLENA SUI CAMPI ARTIFICIALI
LA MOBILITÀ GENERALE NEL CALCIO
LA MOBILITÀ GENERALE NEL CALCIO
I GIOCHI MOTORI PER LA SCUOLA CALCIO
I GIOCHI MOTORI PER LA SCUOLA CALCIO
CALCIO, GIOCHI DI POSIZIONE E ALLENAMENTO
CALCIO, GIOCHI DI POSIZIONE E ALLENAMENTO

AGGIUNGICI SU FACEBOOK

DIGITAL MAGAZINE

ALLENARE IL GIOVANE PORTIERE

Un programma per ottimizzare i tempi di lavoro e il numero di contatti con la palla quando lavoriamo con più portieri. Una semplice proposta per chi allena nei settori giovanili.

SFOGLIA

Iscriviti su ALLFOOTBALL oppure esegui il LOGIN