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CALCIO, LE MOSSE VINCENTI DI SPALLETTI

Sousa pressa alto e torna all'antico con due trequartisti e una punta ma i giallorossi rispondono con uscite difensive da manuale e si rivelano letali in attacco.

L'articolo è stato realizzato in collaborazione con la piattaforma wyscout

La schiacciante vittoria della Roma sulla Fiorentina conferma quanto possa essere importante, talvolta, l'apporto del tecnico giusto al posto giusto nel calcio. Spalletti, certamente anche grazie al supporto degli importanti acquisti di mercato di metà stagione, si prende l'ennesima vittoria consecutiva certificando che il suo arrivo ha fatto rinascere una squadra solo due mesi fa in grave crisi d'identità. Il tecnico toscano con la viola ha confermato l'1-4-2-3-1 con Perotti a fare il lavoro di falso centravanti. La Fiorentina ha invece apportato alcune modifiche alla sua disposizione tattica mostrata di recente, tornando a quello che era stato il sistema di gioco della prima parte di stagione. Sousa per l'occasione ha infatti riportato Bernandeschi a destra utilizzando il doppio trequartista dietro un'unica punta. Quando i viola erano in possesso di palla, inoltre, la linea s'è disposta a tre con Marcos Alonso alto sulla linea dei centrocampisti (foto 1).

Foto 1: la linea di difesa a tre della Fiorentina in fase di possesso palla.

In possesso palla avversario, la Fiorentina ha invece posizionato Roncaglia in posizione di terzino a destra e Borja Valero largo a sinistra. La squadra di Sousa non è però riuscita a imporre come al solito il suo ottimo palleggio. Il motivo, oltre ai due infortuni occorsi nel primo tempo a Borja Valero e Vecino, è stato l’atteggiamento della Roma, che ha applicato una pressione molto alta, andando ad aggredire i difensori centrali con le due punte e lasciando Perotti a uomo su Tino Costa (foto 2).

Foto 2: Perotti, sull'impostazione bassa della Fiorentina, si è posizionato in marcatura su Tino Costa, togliendo un’importante fonte di gioco a Paulo Sousa.

I giallorossi, in più, hanno dimostrato una condizione atletica invidiabile riuscendo spesso e volentieri a creare superiorità numerica in pressing sul giro palla ospite (foto 3).  

Foto 3: il pressing della Roma studiato da Spalletti, nell'immagine un 5 contro 3 a favore dei giallorossi.

LE USCITE DIFENSIVE GIALLOROSSE

Uno degli aspetti tattici più interessanti della gara è stato il modo in cui la Roma ha annullato il pressing alto della Fiorentina, che sin qui aveva messo in difficoltà praticamente tutte le squadre. Il movimento incontro di Pjanic sullo scambio basso su un lato ha innescato il cambio di gioco sull'altro versante. In questo modo, la squadra di Spalletti è riuscita a mandare a vuoto la pressione alta dei viola, costringendoli ad adattamenti ai quali evidentemente non erano preparati (foto 4 e 5).

Foto 4: Szczesny gioca corto su Rudiger che serve immediatamente Pjanic il quale si abbassa e di prima intenzione serve Manolas dalla parte opposta.

Foto 5: a questo punto la Roma può impostare l’azione senza pressione avversaria e con tanto campo a disposizione.

Dopo i primi due gol, la Roma ha poi giocato sul velluto grazie alle sue micidiali ripartenze. Il fatto di avere in campo giocatori come El Shaarawy e Salah, accompagnati sempre molto bene sia da Perotti che da uno dei centrocampisti, ha fatto si che la Fiorentina non riuscisse a stringere le linee di centrocampo e difesa (foto 6).

Foto 6: un esempio di ripartenza della Roma, con Salah che porta palla dalla sinistra e vede l’inserimento centrale di Pjanic, favorito dall’allargamento di Perotti.

Da rimarcare, ancora una volta, il lavoro svolto da Perotti nei meccanismi offensivi giallorossi. L’argentino muovendosi in continuazione ha creato spazi per l’inserimento di Nainggolan e Pjanic e per i tagli centrali dei due attaccanti esterni (foto 7).

Scritto in collaborazione con Jacopo Gornati (New G Project). 

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Foto 7: la posizione di Perotti spesso è stata quella di regista offensivo, quella molto alta dei terzini ha costretto Bernardeschi e Tello a profondi ripiegamenti difensivi .

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