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CALCIO, EURO 2016: L’EIRE

Intensità, aggressività e dinamismo, senza grandi stelle: la Repubblica d’Irlanda fa di organizzazione, movimento e vigoria fisica la sua forza.

L'articolo è stato realizzato in collaborazione con la piattaforma Wyscout

L’Irlanda di Martin O’Neill, per ottenere la qualificazione, è dovuta passare dallo spareggio, come la Svezia. Nel turno da dentro o fuori ha sconfitto la Bosnia: gli slavi si sono dimostrati un insieme di buone individualità, mentre la squadra anglosassone ha avuto ragione basandosi sulla compattezza del gruppo, sull’organizzazione e sulle qualità fisiche dei suoi calciatori. L’Irlanda pratica un gioco molto intenso che prevede una interpretazione della fase difensiva solida, tanta sostanza e aggressività in mezzo al campo. Questo porta sì gli irlandesi a essere piuttosto fallosi ma anche a guadagnare frequenti riconquiste del pallone in zone di campo pericolose per chi le subisce (foto 1).

Foto 1

DUE LE DISPOSIZIONI SUL CAMPO

L’Eire attua un sistema di gioco che partendo da una disposizione di base costituita dall’1-4-4-1-1 e attraverso il grande movimento dei suoi giocatori offensivi (foto 2) si trasforma in un 1-4-2-3-1.

Foto 2: un classico movimento di incrocio delle punte adottato dalla squadra di O'Neill

Il ruolo chiave l’hanno gli esterni alti che spostandosi compongono e scompongono i due moduli. L’undici di O’Neill pur non avendo giocatori di spiccate qualità individuali cerca, sempre, di giocare la partita attraverso movimenti mandati a memoria con grande intensità il che può, in certi frangenti, frastornare gli avversari (foto 3).

Foto 3: nel fotogramma un movimento combinato fra seconda punta e centrocampista che si inserisce nello spazio

Tutta la fase offensiva dipende dal gran dinamismo della prima punta che consente agli esterni alti, alla seconda punta e ai centrocampisti di trovare spazi per gli inserimenti e rendersi pericolosi in fase conclusiva.

 

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SENZA PALLA SA ATTENDERE O AGGREDIRE

In fase difensiva l’Irlanda, favorita dalla sua fisicità e dalla grande corsa, sa alternare la pressione alta a momenti di attesa nei quali tutta la squadra che si posiziona dietro alla linea della palla. In questi frangenti si esalta la disponibilità al sacrificio del collettivo (foto 4).

Foto 4: la squadra tutta sotto la linea della palla

In definitiva, pur con le carenze tecniche e tattiche tipiche del calcio anglosassone è la classica formazione che con la sua intensità e caparbietà riesce a far giocare male qualsiasi avversario. È un undici che induce spesso all’errore grazie alla forte pressione che sa esercitare in ogni frangente della partita: i campioni del mondo della Germania, recentemente sconfitti per 1 a 0, ne sanno qualcosa.

Leggi le altre schede tecniche di Euro 2016

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