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FINTO, DRIBBLO E FACCIO GOL

Già nei Piccoli Amici proponiamo delle forme semplici di gesti tecnici tipici del calciatore maturo, incentivano gli aspetti coordinativi e divertono. Le proposte in video.

Come previsto dalla progressione didattica strutturata all’inizio di questa avventura chiudiamo la serie di proposte in video e in grafica con un esempio di seduta dedicata ai gesti tecnici della finta e del dribbling. Già nella fase di attivazione, con un pizzico di fantasia, si possono proporre comandi tecnici collegati agli obiettivi. Il comando “suola”, per esempio, che per noi prevede l’esecuzione di due rullate con il piede destro e due con il piede sinistro. Il “pendolino” (avanzamento con successione di tocchi di interno piede destro e sinistro; il “cambio suola” (un cambio di direzione di 180° salendo sopra la palla), infine degli embrioni di finta semplice (un abbozzo di forbice) e finta doppia (un esecuzione composta). Al di là dell’efficacia o meno, da un punto di vista tecnico in partita (questi gesti a quest’età possono risultare complicati da eseguire) conta lo sforzo coordinativo al quale i piccoli sono sottoposti, “costretti” a fare ancor di più conoscenza e esperienza con le ampie possibilità articolari e di movimento del loro corpo. Il gioco dei mostri in avvio di allenamento (figura 1 e video) si presta a tante varianti a discrezione e fantasia dell’istruttore.

Figura 1 - Una variante del gioco dei mostri, clicca sull'immagine per aprire la scheda completa dell'esercizio

Comincia a entrare in gioco il fattore sfida che poi viene ripreso nelle esercitazioni successive, quelle più vicine alle situazioni tipiche della partita. In quest’ultime finta e dribbling vengono inserite in contesti tecnici e situazionali differenti.

 

INCORAGGIATE E FACILITATE LA RIUSCITA DEL GESTO

Facciamo effettuare la finta dopo la ricezione e prima del tiro in porta oppure a seguito di una conduzione e prima di trasmettere palla al proprio compagno. Inizialmente simuliamo la presenza di un avversario (il paletto nell’esempio) in forma totalmente passiva in modo da assicurare ai bambini la riuscita del gesto tecnico (figura 2 e video).

Figura 2 - Finta dribbling e tiro, clicca sull'immagine per aprire la scheda completa dell'esercizio

Successivamente, una volta appresa la corretta esecuzione, è possibile introdurre come variante la presenza di avversari semiattivi, come possono essere compagni in posizione raccolta e passiva oppure che si muovono “gattoni”. Nell’ultima proposta possiamo lavorare, sempre simulando l'avversario con un paletto, sulla finta all’interno legata al tiro in porta per poi entrare in un duello più realistico e cioè un vero e proprio uno contro uno o due contro uno a discrezione dell’istruttore (figura 3 e video).

Figura 3 - Finta, dribbling tiro e duello, clicca sull'immagine per aprire la scheda completa dell'esercizio

Per concludere prima di lasciarli liberi alla partita senza vincoli e chiudere la progressione didattica è si possono utilizzare, in partitella, dei palloni “a rimbalzo controllato” o comunque con scadente forza elastica. Il controllo e la conduzione divengono più facili e quindi vengono stimolati con frequenza i duelli e la necessità di dribblare per non venire intercettati. Altro stratagemma obbligare a un numero prestabilito di tocchi il possessore di palla prima di poterla trasmettere al compagno.

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