Un blog al giorno

LA PUNTA È GIRATA: COME MARCHIAMO?

Accorciamo sull’attaccante che è spalle alla porta, ma attenzione a non commettere errori e concedere vantaggi, le esercitazioni provate sul campo per voi.

Aggredisco senza fare fallo, e porto la punta in una zona di campo dove non è pericolosa. La tranche di esercizi che abbiamo provato che vi mostriamo (vedi video di apertura) e della quale vi raccontiamo in questo post, esercita la situazione in cui il difensore si trovi alle spalle dell’attaccante (per la progressione completa leggete l’intera serie e guardate i relativi video). La maggior parte delle volte chi difende, se è giovane e inesperto incappa in un paio di errori. Da spazio e tempo alla punta per girarsi oppure commette fallo su di lui. I miei ragazzi, nel corso della stagione, hanno per esempio fatto fatica a evitare di appoggiare le mani sulla schiena dell’avversario, il che ci ha causato quasi sempre un calcio di punizione a sfavore.

Clicca sull'immagine per leggere o scaricare l'intero magazine con la progressione didattica degli esercizi

ATTENZIONE A NON ESSERE TROPPO RUDI

Due gare di campionato le abbiamo perse così, fallo evitabile, tiro diretto contro e gol degli avversari. Siamo riusciti addirittura a farci fischiare un rigore contro per una spinta con le mani sulla schiena di un attaccante che era girato spalle alla porta, quindi innocuo. Pensate a quante reti vengono segnate su calcio da fermo dalla distanza, specialmente nel settore giovanile e quindi quanta incidenza hanno queste disattenzioni.

Questa serie di esercizi, inoltre, hanno messo in luce un'altra difficoltà. Pur avendo lavorato molto sulla postura anteroposteriore nel duello frontale in precedenza, si è ripresentato il consueto errore di marcare “piatti”, un aspetto sul quale abbiamo iniziato a lavorare sin dall’inizio di questo progetto sviluppato assieme a Mario Beretta. M’è sembrato di notare poi, una correlazione diretta fra questo tipo di postura e la tentazione istintiva di appoggiarsi sull’avversario. Col tempo, insistendo con pazienza su ciò che era corretto fare senza farmi scoraggiare dai primi deludenti risultati, ho notato dei notevoli miglioramenti per ciò che riguarda gli appoggi e con loro anche la tendenza, finalmente, ad allargare le braccia ed evitare di commettere un inutile fallo.

 

SE I PRINCIPI SONO CORRETTI PERSEGUIAMOLI CON COSTANZA

Trasmettere questi principi ha portato dei frutti, nella seconda parte della stagione abbiamo concesso molto poco. Il numero di reti scaturite da infrazioni commesse nei pressi dell’area di rigore sono diminuite di molto, il che può essere utile anche se ti trovi sotto di una rete e devi recuperare perché non perdi del tempo inutilmente. Non voglio con questo dire che a questo livello (Giovanissimi n.d.r) il fine ultimo sia vincere la partita a tutti i costi, bensì fare in modo che il singolo e il collettivo crescano e migliorino. Se accade in modo naturale di conseguenza arrivano anche i risultati sul campo.

 

Guarda i prossimi appuntamenti con Mario Beretta

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

UNA GUIDA PER CHI ALLENA SUI CAMPI ARTIFICIALI
UNA GUIDA PER CHI ALLENA SUI CAMPI ARTIFICIALI
LA MOBILITÀ GENERALE NEL CALCIO
LA MOBILITÀ GENERALE NEL CALCIO
I GIOCHI MOTORI PER LA SCUOLA CALCIO
I GIOCHI MOTORI PER LA SCUOLA CALCIO
CALCIO, GIOCHI DI POSIZIONE E ALLENAMENTO
CALCIO, GIOCHI DI POSIZIONE E ALLENAMENTO

AGGIUNGICI SU FACEBOOK

DIGITAL MAGAZINE

ALLENARE IL GIOVANE PORTIERE

Un programma per ottimizzare i tempi di lavoro e il numero di contatti con la palla quando lavoriamo con più portieri. Una semplice proposta per chi allena nei settori giovanili.

SFOGLIA

Iscriviti su ALLFOOTBALL oppure esegui il LOGIN