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La stagione è finita. Tre facili test da fare per avere dei dati sui quali ripartire la prossima stagione e un programma di lavoro estivo per i calciatori, un semplice esempio con i consigli di Giorgio D’Urbano.
Mercoledì 10 Giugno 2015 | Gianluca Ciofi
La stagione è finita, molti dei componenti della squadra si stanno cimentando nella miriade di tornei organizzati a frotte da oratori e società sportive. Quei tornei frenetici e carichi di adrenalina che tanto spaventano noi tecnici, preoccupati per l’incolumità dei nostri giocatori. Intanto le sedute di allenamento continuano con numero di partecipanti variabili fra assenti giustificati e qualche ragazzo nuovo che viene a curiosare interessato per la prossima stagione. Non avendo un vero e proprio obiettivo tecnico o tattico gli allenamenti si riducono a partitelle precedute da un po’ di messa in moto e della mobilità. Dato che fare un’ora e mezza di partita non ha senso perché alla lunga l’attenzione cala drasticamente propongo, a mo’ di riscaldamento, dei giochi a punti dove smarcamento, controllo e trasmissione la fanno da padroni. È un modo per consolidare alcuni fondamentali sui quali s’è lavorato tutto l’anno. Per cui tocchi limitati, opposizione semiattiva per favorire la circolazione del pallone e poi spesso e volentieri la regola dell’appoggio obbligatorio su terzo uomo. È vero che impedisce di fatto gli uno-due, ma in sede di riscaldamento attivo costringe i ragazzi a giocare più aperti (di testa e di fatto sul campo) oltre che a smarcarsi con celerità (qui sotto un esempio di esercitazione cliccate sull’immagine per aprire la scheda completa). Proposte che non raccontano niente di particolarmente nuovo o rivoluzionario e che tutti gli allenatori che leggeranno queste righe conoscono perfettamente, ma nella loro semplicità sono sempre utili.
QUALI TEST PER I DILETTANTI?
Ho chiesto a Giorgio D’Urbano quali possibili test potrebbero essere utili fare per avere dei dati, anche molto elementari, su cui ripartire la prossima stagione, tenendo conto lo stato di dilettantismo assoluto del nostro livello. «Con i non professionisti farei un test di Cooper molto semplice – mi ha spiegato il preparatore atletico attualmente in forza allo Spartak Mosca - Un test di sprint sui 20 metri e un Abalakov (il semplice salto da fermo N.d.R.). Test datati e banali ma sempre validi soprattutto se non si hanno mezzi a disposizione».
IL PROGRAMMINO DI LAVORO ESTIVO
Con lo sciogliete le righe arriva anche il momento di consegnare il programmino di lavoro per il mantenimento della condizione atletica in estate. Ritengo sia doveroso darlo, anche nei dilettanti, fermo restando che poi sta nell’intelligenza dell’atleta sforzarsi di farlo per non arrivare a inizio preparazione precampionato ed essere costretto a “soffrire” il doppio. Io propongo un programma di quattro settimane che prevede tre mini allenamenti per ognuna di esse con sedute di intensità progressiva. Quella che segue (immagine in fondo) è un’idea semplice (modificabile secondo le necessità dei singoli, il livello del campionato e l’età dei giocatori che si allena). Per la parte forza del tronco D’Urbano mi ha suggerito di inserire dei piegamenti sulle braccia (non li avevo previsti). Inoltre se non esistono patologie particolari mi ha consigliato di aggiungere dei balzi sul posto, tipo Cmj (quelli che si effettuano in contromovimento). Se non avete la minima idea di cosa proporre prendete spunto, e divertitevi a costruire un vostro programmino. Ultima indicazione del preparatore della nazionale di pallavolo: le fasi di recupero attivo non eseguiamole da statici piuttosto con della mobilità semplice, slanci e skip. Per ciò che riguarda il lavoro aerobico potete monitorarlo seguendo le indicazioni sul calcolo della Fc Max contenute nel magazine da noi realizzato (clicca sull'immagine a fianco).
Un esempio di programma di lavoro estivo per il calciatore, clicca sull'immagine per scaricarlo in formato pdf
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