PREPARIAMO I GIOVANI AL CALCIO CHE VERRÀ
Nel calcio che verrà la gestione ottimale della superiorità numerica e delle transizioni saranno fondamentali. Alleniamole nei settori giovanili, dove si creano i calciatori di domani.
Venerdì 11 Dicembre 2015 | Maurizio Marchesini
Molti allenatori di settore giovanile non pensano a un aspetto fondamentale: i ragazzi con i quali lavoriamo si affacceranno al calcio degli adulti dopo quattro, sei o addirittura dieci anni. Qualsiasi metodologia di lavoro o idea di calcio sia di moda adesso non lo sarà probabilmente più quando questi giocatori saranno nelle loro rispettive prime squadre. L’immediata conseguenza di questo ragionamento è che nei settori giovanili non dobbiamo seguire mode, ma sforzarci di pensare a come sarà il calcio del futuro e lavorare per i principi che lo governeranno. Non abbiamo la sfera di cristallo, non possiamo avere certezze, ma abbiamo sicuramente delle linee guida che ci indicano la strada.
L’AZZERAMENTO DELLE TRANSIZIONI
Due concetti sui quali abbiamo il dovere di lavorare perché nel tempo ne abbiamo verificato il grande sviluppo sono: l’azzeramento delle fasi di transizione e la lettura delle superiorità e inferiorità numeriche in ogni zona del campo. La transizione è il tempo che intercorre tra la fase di possesso palla e quella di non possesso (e viceversa), situazione spesso trascurata o non allenata. La maggior difficoltà che si incontra nel gestire questa terza fase di gioco consiste nell'insegnare al gruppo un atteggiamento elastico che nel tempo si automatizzi trasformandosi in un'efficace lettura della situazione. Ogni giocatore durante la partita deve valutare la possibilità che si verifichi una transizione (positiva o negativa che sia) ancor prima che accada. La capcità di leggere la superiorità e l'inferiorità numerica, invece, è cruciale per attaccare o difendere una zona piuttosto che un’altra. Il riconoscere se mi trovo in zona di superiorità o inferiorità sarà fondamentale per i nostri giovani quando approderanno nel calcio dei “grandi”.
UNA PROPOSTA PRATICA
Nella frammentazione che vi propongo in questo post lavoriamo principalmente su questi due principi, utilizzando anche quelli della frammentazione base e del rombo basso. In questa esercitazione, si gioca una partita fra due squadre con dei vincoli. Come potete vedere nel video di apertura viene delimitata una zona franca centrale. In quest’area si può entrare solo se si è in possesso palla: questa è una regola per impedire a chi si difende:
- di pressare alto;
- la palla filtrante;
- ai due laterali di partecipare alla transizione negativa.
Sotto la zona franca inizia un due contro uno – due blu contro un arancione nelle immagini video, gli altri due arancioni inizialmente non possono intervenire – per arrivare tramite una giocata in verticale nella zona superiore dove i blu attaccano in superiorità numerica tre contro due. Finita l’azione, o se gli arancioni recuperano palla, si riparte in direzione opposta secondo le stesse regole. La partita è, eccetto il vincolo relativo alla zona franca, libera.
Leggi gli altri articoli e guarda gli altri esercizi di Maurizio Marchesini
TAG