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CALCIO E TECNICA: IL FALLO LATERALE

Quanti possessi palla si perdono in partita per rimesse con le mani mal eseguite? Voi le allenate in settimana? Principi e indicazioni di lavoro.

Oltre a essere uno dei sette fondamentali di tecnica individuale, la rimessa laterale è uno tra i gesti più eseguiti durante una partita di calcio ma quanti allenatori si dedicano al miglioramento di questa gestualità? Dunque non lamentiamoci nei confronti dei nostri ragazzi o ragazze per un errore quando si gioca se poi non dedichiamo il giusto tempo al suo perfezionamento in settimana. Sbagliarla, tra l’altro, comporta la perdita di possesso del pallone, regalandolo agli avversari, quindi insegnare ai propri giocatori come sfruttarla al meglio è molto importante.

 

COSA DICE IL REGOLAMENTO
Facciamo chiarezza circa i numerosi dubbi che circolano fra gli allenatori delle categorie più giovani. Nel gioco a cinque è obbligatorio effettuare il primo passaggio con i piedi, a una distanza ravvicinata e non è consentito l’intercettamento. Inoltre non è regolare il gol che sia effettuato direttamente da rimessa laterale così come quello realizzato mediante un tiro di prima intenzione che abbia come assist la rimessa stessa. A sette è a libera scelta e interpretazione dell’istruttore decidere se il gruppo è pronto alla giocata con le mani o preferibile insistere ancora con l’inizio gioco palla a terra. A nove le cose cambiano e ci si avvicina sempre di più al calcio dei grandi.

 

COME SI ESEGUE ED ERRORI COMUNI
Su rimessa laterale non si applica la regola del fuorigioco, il pallone va preso e rilanciato con le due mani portandolo dietro la testa e i piedi non si possono sollevare dal suolo né possono poggiare all’interno del rettangolo di gioco. Gli errori che potrete più spesso constatare sono i seguenti:

  •  un braccio spinge più dell’altro;
  •  il corpo non viene efficacemente utilizzato come “stabilizzatore” del gesto;
  •  vengono sollevati i piedi;
  •  i piedi vengono appoggiati uno o entrambi all’interno del rettangolo di gioco;
  •  viene passata la palla al portiere che la riceve con le mani (non è consentito).

COSA FARE CON I BAMBINI E LE BAMBINE PIÙ PICCOLE
Per iniziare i giovani all’apprendimento del gesto occorre, attraverso il gioco, sviluppare lo schema motorio del lanciare, con palloni di diversi pesi e dimensioni. Inserite obiettivi sempre più difficili, per esempio oggetti da colpire o da abbattere. In più si può sfruttare il lancio con le mani a mo’ di rimessa laterale come partenza per allenare il controllo al volo o il tiro in porta, sia in modalità analitica che all’interno di svariate situazioni di gioco. Un errore da non fare mai con le piccine e con i piccini, a mio parere, è creare giocate predeterminate o schemi in modo di lasciare sempre spazio alla loro libera scoperta. Un’indicazione corretta è designare il giocatore più vicino alla palla come quello che ha il compito di eseguire la rimessa, gli altri o le altre si muoveranno di conseguenza per occupare gli spazi. Mai limitare la loro creatività!

 

PARTITA ARCOBALENO PER ALLENARE LA RIMESSA LATERALE
(Clicca sull’immagine per aprire la scheda completa dell’esercizio)

(Clicca sull’immagine per aprire la scheda completa dell’esercizio)

MIGLIORARE CON GLI ADULTI
Per migliorare, bisogna allenare e riprodurre tutto ciò che accade in partita. Dobbiamo quindi trasmettere ai nostri giocatori un insieme il più ricco di possibili soluzioni. È bene quindi in fase di possesso, non possesso e transizione far capire alla squadra come risolvere situazioni con inizio gioco da rimessa laterale per lo sviluppo dei propri principi in funzione della propria idea di calcio. Per esempio indicare loro come comportarsi in caso di superiorità, parità o inferiorità numerica. O anche come sfruttare al meglio lo spazio vicino il punto della battuta, insegnare loro come effettuare degli interscambi o rotazioni e così via… Con gli adulti e l’agonistica femminile diventa fondamentale conoscere i propri precisi compiti per raggiungere la massima efficacia in tutte le fasi di gioco: pur lasciando la possibilità alla squadra di creare e non essere necessariamente vincolata a routine predeterminate i dettagli possono fare la differenza.

 

Leggi gli altri post e guarda le esercitazioni a cura di Gaia Missaglia

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