LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NEL CALCIO
Attività propedeutiche al lavoro sul campo possono limitare l’insorgere di problemi durante la stagione. Proposte, consigli ed esercizi in video.
Mercoledì 19 Agosto 2015 | Gaia Missaglia
Dopo avere focalizzato, nel post precedente, l’attenzione sugli esercizi propriocettivi, in questo approfondiamo le restanti componenti necessarie per un buon allenamento preventivo da effettuarsi nel periodo estivo, in attesa del ritorno all’attività sul campo. Oltre alla propriocettività, della quale abbiamo parlato diffusamente in precedenza, abbiamo sottolineato l’importanza di effettuare periodicamente esercizi di core stability e di mobilità (statica e dinamica). Il tutto si può riassumere in sedute di allenamento funzionale, metodologia tanto ricercata e apprezzata di recente, in modo da riprodurre movimenti tipici usuali delle situazioni di gioco (accelerazioni, decelerazioni, frenate, salti, cadute, momenti di disequilibrio e così via). Al centro dell’attenzione non deve esserci lo strumento di lavoro bensì il proprio corpo, mediante la contrazione sinergica di più gruppi muscolari. Bisogna allenare il movimento, non il muscolo. Vorrei aprire una parentesi a favore di un attrezzo introdotto di recente, semplice ma innovativo: il Foam Roller, detto più comunemente “rullo”, un rotolo di gomma che serve a favorire il rilascio miofasciale. Induce una semplice attività che favorisce miglior flessibilità, allungamento e rilassamento dei muscoli (nel video un paio di esempi di come deve essere utilizzato). I fisiologi ci indicano che bisogna pensare ai muscoli come a un fascio di fili: se c’è un nodo, allungarli significa stringerlo ulteriormente, mentre quello che serve è invece scioglierli.
I CONSIGLI PER LAVORARE CON EFFICACIA
Ognuna delle attività proposte è da protrarre nel tempo, altrimenti i parametri individuali – se non sollecitati – ritorneranno, peggiorando, ai livelli di partenza. Intendiamoci, è impossibile annullare totalmente il rischio di infortunarsi, ma sicuramente se s’intraprende questa strada si collabora con il proprio organismo per ottenere un buono stato di forma e ridurre al minimo i pericoli. In conclusione, il consiglio è quello di non limitare l’attività di prevenzione solamente al periodo post infortunio o alla pausa estiva, ma considerarla routine costante della vostra vita di atleta per raggiungere il miglior bilanciamento muscolare e posturale. Inoltre c’è da ricordare che gli esercizi vanno eseguiti variando gradualmente stimoli, e rispettando la progressione del carico e del livello di difficoltà.
Per finire, un promemoria di cui tenere conto sia in estate sia a stagione in corso. Parliamoci chiaro, per non sbagliare, la miglior prevenzione è allenare ciò che accade nella realtà di gioco. Quindi se prepariamo costantemente i nostri calciatori a essere pronti e reattivi e scovare soluzioni nel più breve tempo possibile, nelle diverse situazioni di campo, siamo a metà dell’opera (clicca qui per leggere gli altri articoli di Gaia Missaglia).
Si ringrazia Viola Brambilla dell’Fcf Como 2000, che si è prestata per le dimostrazioni.