IL METODO FIABE MOTORIE NEL CALCIO
Una metodologia pensata per l'apprendimento dei bambini in età prescolare e l'insegnamento delle abilità percettivo cognitive fondamentali nei giochi di squadra.
Lunedì 29 Maggio 2017 | Marco Bettoni

Numerose ricerche scientifiche negli ultimi anni si sono concentrate sullo studio delle abilità di tipo percettivo - cognitivo. Le stesse hanno evidenziato come il successo negli sport di squadra, in particolare nei cosiddetti “ball-games” (sport dove si utilizzano palle e palloni) richieda, oltre a spiccate doti fisiche e di coordinazione motoria, soprattutto notevoli abilità nell’elaborare le informazioni. Ciò è dovuto alla complessità e al rapido cambiamento del contesto di gioco durante una qualsiasi partita. Queste abilità, generalmente chiamate funzioni esecutive crescono rapidamente nella fascia di età che va dalla nascita ai 6 anni e una volta acquisite permangono anche in età adulta. Dunque uno degli obiettivi degli istruttori, con i piccini, deve essere quello di cercare di incrementarle. Ma quali sono?
LE FUNZIONI ESECUTIVE
Memoria di lavoro (il tipo di memoria non passiva, quella nella quale bisogna rielaborare delle informazioni).
Inibizione (autocontrollo, capacità di attesa).
Flessibilità cognitiva (essere creativi, avere capacità di
uscire dagli schemi).
Attenzione selettiva (la selezione naturale e istintiva di stimoli esterni).
Pianificazione.
Problem solving (la capacità di trovare soluzioni a problemi).
Capacità di ragionare.
COME SI INCREMENTANO?
Le proposte in campo per essere utili rispetto all'obiettivo che ci siamo posti devono:
essere stimolanti e modificabili;
avere difficoltà incrementabili;
non annoiare;
favorire il continuo apprendimento tramite l'assegnazione di compiti;
presentare sempre nuove difficoltà;
essere ripetute per essere apprese.
Le attività, per riuscire a stimolare lo sviluppo di capacità, devono essere impegnative. La capacità dell’insegnante sta nel realizzarne di tali che siano costantemente nella “zona di sviluppo prossimale”, cioè al livello in cui il bambino può riuscire nel compito solo se supportato.
UTILIZZIAMO LE FIABE
La fiaba rappresenta la prima forma di racconto che viene proposta ai bambini, li cattura, li affascina ne influenza i comportamenti, anche quelli corporei (espressioni del viso e del corpo). Va da sé, quindi, che rappresenta una formidabile forma di comunicazione e a cascata un potente veicolo per trasmettere messaggi e insegnamenti. Il metodo che vi esporrò a partire da questo post sul mio blog è basato proprio sulle fiabe, considerate strumento utilissimo per andare incontro alle richieste di incremento delle funzioni esecutive. Le favole sono stimolanti e se si utilizzano storie o cartoni animati che i bambini conoscono essi avranno facilità a immedesimarsi nei personaggi. Inserite in un contesto motorio possono guidare l'apprendimento del bambino, nel nostro caso del gioco del calcio (ma il metodo può essere adattato a qualsiasi insegnamento).
UN PRIMO ESEMPIO: LA FAVOLA DI ROBIN HOOD
(Clicca sull'immagine per vedere la scheda completa con le varianti dell'esercitazione)
Con un rapporto bambino - pallone di 3 a 1 e dieci dodici bambini che giocano a tre di essi viene assegnato il ruolo di Robin Hood, ad altri quello dei ricchi (avranno il pallone in mano) ai restanti il ruolo dei poveri. Lo spazio di lavoro va adeguato al numero dei bambini. I palloni rappresentano i soldi. I ricchi scappano da Robin Hood il quale deve cercare di toccarli, una volta toccati i ricchi devono dare il pallone al “ladro buono” e lui come nella favola deve cercare un povero a cui donare il soldo. Una volta ricevuto il pallone il povero diventa automaticamente ricco e comincia a scappare, ovviamente non si può toccare chi ha appena ricevuto il pallone. Tre cappelli da Robin Hood sarebbero l'ideale per dare enfasi al gioco oppure si possono usare tre pettorine da mettere come coda (a simulare la volpe come è rappresentato nei cartoni animati). Più enfasi, anche scenografica, si dà al gioco migliore sarà il risultato. Il gioco persegue i seguenti obiettivi;
motori: capacità coordinativa spazio temporale;
cognitivi: inibizione, attenzione selettiva, pianificazione;
tecnico: smarcamento, difesa della palla, ricerca dello spazio vuoto e se effettuato con i piedi anche ricezione e trasmissione palla.