CALCIO: I MUSCOLI, LA FORZA
Il muscolo esprime energia reclutando stimoli elettrici nervosi, numero di fibre e ingrandendole. La forza muscolare si incrementa così.
Mercoledì 16 Marzo 2016 | Stefano Respizzi
Nel precedente post ci siamo occupati di capire come funziona il muscolo e come si comporta nelle tre principali azioni del quale è protagonista (concentrica, eccentrica e isometrica). In questa ulteriore sequenza video, tratta dall’appuntamento che Allfootball ha organizzato ad Appiano Gentile (ospiti dell’Inter) con i lettori, il dottor Stefano Respizzi spiega quali sono gli aspetti fisiologici che sottendono all’energia che il muscolo esprime, e cioè la forza. L’aumento della forza prodotta da un muscolo dipende da tre fattori: l’incremento della frequenza di scarica elettrica (arriva dal sistema nervoso) delle unità motorie reclutate, l’aumento del loro numero e la loro dimensione. Per incrementare la nostra forza muscolare, tenendo conto che ognuno di noi ha un limite e per ognuno di noi esso è diverso, possiamo dunque lavorare in due direzioni: reclutare più unità motorie possibili e ingrandirle. Nel calcio e per qualsiasi essere umano, conoscere i corretti carichi di lavoro e le adeguate metodologie è fondamentale per raggiungere questo scopo e, di conseguenza, non solo portare il giocatore al suo massimo livello di forza esprimibile, ma anche e soprattutto per la riabilitazione successiva a un infortunio. Quando ci facciamo male e restiamo immobilizzati si perde tono muscolare perché il cervello non destina più risorse a una parte di noi che in quel momento non funziona, non è utile.
I CRITERI PER LAVORARE SULLA FORZA
Come si fa allora a recuperare quello che si è perso? Come si aumenta quindi la forza? Si lavora su scelta e ordine degli esercizi, intensità degli stessi, tempi di recupero e progressione dei carichi di lavoro. Tenendo conto che importanti studi effettuati indicano nel 55 – 60% della resistenza massima al singolo sforzo il carico ideale, è facile comprendere come sotto questo livello non si lavora affatto, e sopra rischiamo di sovraccaricare la muscolatura. Per questo, oltre ad altri mezzi come le leve, le camme e le pulegge, uno degli strumenti più interessanti da utilizzare sono gli esercizi a resistenza elastica variabile, che saranno oggetto dei prossimi post in questo blog e in quello dedicato alla preparazione fisica del calciatore a cura di Ivan Carminati. Gli esercizi a resistenza elastica variabile sono appunto consigliati in riabilitazione e per chi vuole fare attività fisica a qualsiasi età perché consentono lavori che molto raramente generano sovraccarichi.