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TROVIAMO UN MAESTRO PER LA TECNICA

Concentriamoci sulla soluzione e non sul problema, in ogni società ci sono uno o più elementi in grado di ricoprire questo ruolo. Basta volerli cercare e motivare.

TROVIAMO UN MAESTRO PER LA TECNICA from Allfootball on Vimeo.

Concentriamoci sulla soluzione e non sul problema, in ogni società ci sono uno o più elementi in grado di ricoprire questo ruolo. Basta volerli cercare e motivare.

Il messaggio è forte e chiaro. Se vogliamo aiutare i nostri giocatori a migliorare dal punto di vista tecnico, al netto del necessario lavoro di formazione sul piano coordinativo, occorre qualcuno in grado di insegnare e dimostrare i gesti. E questo qualcuno può non essere l’allenatore. Di conseguenza, il dirigente conscio delle capacità e dei limiti degli istruttori che seguono le squadre o noi stessi che conosciamo a menadito la teoria ma non sempre siamo in grado di dimostrarla all’atto pratico, possiamo e dobbiamo trovare una soluzione. Scopri il prossimo evento con Massimo De Paoli.

La strada, come sottolinea Massimo De Paoli, consiste nell’individuare, all’interno della società, e se fosse necessario anche al di fuori, uno o più elementi in grado di insegnare efficacemente questo aspetto e poi motivarli e formarli per farlo.

Non basta infatti trovare il volontario di turno, spontaneamente o spintaneamente (questa l’ho rubata all’amico Sergio Borra, uno dei migliori formatori italiani), perché poi la società deve aiutarlo a svolgere al meglio il ruolo affidatogli, spiegando e motivando la scelta ai tecnici e ai genitori e investendo per formarlo e metterlo quindi nelle condizioni di ricoprirlo al meglio. La sola capacità tecnica non è sufficiente se non si è in grado di comunicare con i bambini, se non ci si abitua a porsi degli obiettivi e a verificare i progressi dei ragazzi, perché solo tramite i loro risultati potrò valutare la mia capacità o incapacità di farli migliorare.

E se non trovo la persona adatta, esco e scopro che esiste tutto un mondo attorno a noi e quindi cerco tra gli ex giocatori della nostra società, l’ex professionista che si è ritirato, oppure investo su un giovane, magari laureato in scienze motorie, e sulla sua formazione... La realtà è che il compito del dirigente consiste nel guardare oltre il limite e non nel trincerarvisi dietro perché… non possiamo, non trovo nessuno che, i fondi non bastano. Poiché se la qualità della formazione cala verranno sempre meno ragazzi e a un certo punto di fondi non ce ne saranno più, sul serio.

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