IL CALCIO CHE RAFFORZA L'AUTOSTIMA
Lo sport può essere una fondamentale valvola di sfogo per chi tende a reprimere e soffocare parte della propria personalità, in questo modo aiuta a stare meglio.
Lunedì 5 Giugno 2017 | San Patrignano

«Ancora non sono stato utilizzato, non posso sedermi neanche in panchina, seguo i miei compagni dalla tribuna ma faccio parte della “nazionale” di calcio di San Patrignano e sono al settimo cielo. Dopo un anno e mezzo di comunità non ho risolto del tutto i miei problemi di inserimento e di convivenza con gli altri ragazzi, ma da quando ho ricominciato ad allenarmi vedo tutto in modo diverso». Sono parole di Stefano, 19 anni. «Per me è un nuovo inizio, un po’ come quando sono entrato a San Patrignano. Non voglio fare gli stessi errori che ho fatto in altre occasioni quando ho cominciato qualcosa di nuovo e poi ho mollato. Il calcio l’ho sempre amato, fin da piccolo, è un mondo dove posso esprimermi senza filtri, qui annullo le mie paranoie. Sul campo ho imparato a stare bene con me stesso ad apprezzarmi senza pensare al giudizio degli altri. Per me è una grande conquista, in passato per non mostrarmi per quello che ero mi sono rifugiato nelle sostanze».
IL CALCIO CHE AIUTA A CAPIRSI, SAPERSI ACCETTARE E APPREZZARE
Anche mister Chianese ha notato dei passi in avanti da parte di Stefano. «È giovane – sottolinea – ha un carattere particolare e l’uso di sostanze ne ha amplificato alcuni aspetti ma ora non si nasconde più. Sono bastati gli allenamenti, si confronta con gli altri e questo non può che fargli bene, sia in campo sia nel suo percorso in comunità. Stefano ha legato con alcuni, si confida e fa spogliatoio». «Quando sono sul campo non mi nascondo. Quando gioco si verifica una specie di alchimia che mi permette di far uscire lati di me stesso che ripudiavo e che invece oggi inizio ad amare. Per molto tempo li ho soffocati sotto paranoie e tante, troppe domande. In campo ho grinta e non ho paura, giocare a calcio per me è istintivo, naturale. Vorrei affrontare anche la vita di tutti i giorni con questa energia». Ancora Marcello Chianese: «Il calcio in comunità è un percorso dentro il percorso, aiuta a capire chi sei veramente e dove puoi arrivare».
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