CALCIO: I RIPASSI DI TATTICA A INIZIO STAGIONE
È proprio necessario, ogni volta che si ricomincia la stagione, tornare sui principi di tattica individuale e collettiva di base?
Martedì 6 Settembre 2016 | Redazione
Si tratta di un quesito che spesso gli allenatori si pongono. In teoria, soprattutto se si allena prime squadre, i giocatori dovrebbero essere già formati e teoricamente preparati. In realtà poi anche ai massimi livelli nazionali fior di professionisti iniziano la stagione con un… ripassino. Ecco il commento di Angelo Pereni in virtù della sua grande esperienza dopo la lettura delle vostre considerazioni.
UN RIPASSO INDISPENSABILE
«Ogni inizio stagione, soprattutto a livello di settore giovanile, sia che si abbia conoscenza del gruppo sia che si inizi a lavorare con uno nuovo è "indispensabile" tornare sui principi di tattica individuale, di reparto e collettiva. In questo modo se non si conosce il gruppo ci si fa un’idea del loro livello di apprendimento e da lì si può cominciare a programmare gli allenamenti per la stagione. In questo concordo pienamente dunque con Salvo Sacco, Vittorio Cornacchia, Jader Basei, Angelo Berti, Davide Corrarati, Peppe Cerro e Antonio Ippolito. Comunque se anche si conoscesse il gruppo, è sempre educativo e utile un breve ripasso di quanto fatto nella precedente stagione. È logico che i due interventi saranno diversi. Più diversificato e attento ai particolari il primo, meno lungo e più concentrato il secondo. La differenza, oltre che nella durata e nella qualità, sta nella preparazione degli esercizi e nei differenti livelli di difficoltà da proporre in funzione del livello dei calciatori con i quali si ha a che fare, come sostiene Fabrizio Pedalino e anche, in sostanza, Simone Tofa che mi sembra suggerisca di contestualizzare il lavoro. Interessante l’intervento di Emanuele Tedoldi, che forse andrebbe approfondito e sviscerato. Lo invito a farlo alla prima occasione, magari di persona in occasione di uno dei prossimi eventi di Allfootball.»
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