Un blog al giorno

CALCIO, TECNICA, IL COLPO DI TESTA

I commenti dei lettori, le considerazioni dei nostri esperti: un aspetto tecnico al quale, forse, non si dedica sufficiente allenamento.

«Ciao a tutti. Ho constatato negli anni che il gesto tecnico del colpo di testa viene trascurato a partire dalle scuole calcio e per tutto il settore giovanile. Io personalmente utilizzo una seduta specifica almeno una volta al mese. Esercitazioni singole, a coppie e così via. Al termine della seduta la partita a tema prevede l'utilizzo del colpo di testa. La componente tecnica va ovviamente supportata da aspetti coordinativi e motori che devono trovare una logica graduale per lo sviluppo di questo fondamentale tecnico indispensabile per un calciatore.» È, questo, il commento giunto in redazione da parte di un nostro lettore Raffaele Sgarro. Lo abbiamo girato, assieme al quesito del “Cosa ne pensi?” a Max Canzi, allenatore professionista, attualmente della Primavera del Cagliari.

 

L’OPINIONE DI MAX CANZI

«Purtroppo è vero, condivido con Raffaele, che guardandoci intorno – ci spiega il tecnico del Cagliari -  si vede sempre meno attenzione, negli allenamenti, a questo fondamentale. Va detto che non è facile da allenare, soprattutto nel settore giovanile perché il colpo di testa ben fatto prevede che vengano interpretate correttamente due componenti: a) il gesto vero e proprio, come e dove colpire la palla per indirizzarla dove si vuole; b) la valutazione della traiettoria. Quest’ultima capacità si acquisisce lentamente, fa parte del processo evolutivo del giocatore. La prima considerazione quindi è che se alleniamo dei bambini facciamolo su traiettorie molto brevi, su quelle lunghe è inutile, vanno inserite gradualmente con la crescita del calciatore.»

 

I TRAUMI RIPETUTI

«Altra cosa da considerare sono i traumi ripetuti. In alcuni paesi del nord Europa e dell’America il colpo di testa per alcune fasce d’età è addirittura vietato, questo sulla base di alcuni studi che dimostrerebbero come una serie di colpi di quel genere alla testa potrebbe generare nei giovanissimi dei microtraumi che a loro volta, nel tempo, potrebbero dare luogo a malattie di carattere degenerativo. Non vado oltre su questo tema che compete i medici, detto ciò da tecnico dico che andrebbe allenato di più come elemento dei sette fondamentali tecnici riconosciuti.»

 

ANALITICO O SUBITO SITUAZIONALE?

«È un gesto non naturale, quindi sicuramente prima analitico e poi situazionale. Io inizierei anche molto presto, magari utilizzando dei palloni leggeri come le palle ritmiche, sin dai Pulcini. Arriverei alla fase globale successivamente ma solo dopo che i giocatori hanno iniziato a leggere al meglio la valutazione della traiettoria, quindi abbondantemente dopo la categoria Esordienti.»

 

Leggi l’ultimo “Cosa ne pensi?” e dai la tua opinione!

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

UNA GUIDA PER CHI ALLENA SUI CAMPI ARTIFICIALI
UNA GUIDA PER CHI ALLENA SUI CAMPI ARTIFICIALI
LA MOBILITÀ GENERALE NEL CALCIO
LA MOBILITÀ GENERALE NEL CALCIO
I GIOCHI MOTORI PER LA SCUOLA CALCIO
I GIOCHI MOTORI PER LA SCUOLA CALCIO
CALCIO, GIOCHI DI POSIZIONE E ALLENAMENTO
CALCIO, GIOCHI DI POSIZIONE E ALLENAMENTO

AGGIUNGICI SU FACEBOOK

DIGITAL MAGAZINE

ALLENARE IL GIOVANE PORTIERE

Un programma per ottimizzare i tempi di lavoro e il numero di contatti con la palla quando lavoriamo con più portieri. Una semplice proposta per chi allena nei settori giovanili.

SFOGLIA

Iscriviti su ALLFOOTBALL oppure esegui il LOGIN