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L’ANALISI TATTICA DELLA SUPERCOPPA

Juve a sorpresa a tre dietro, mentre Pioli non cambia nulla. Partita fra due squadre ancora in rodaggio. Due azioni da palla laterale mandano ko i biancocelesti.

L'articolo è realizzato in collaborazione con la piattaforma Wyscout

La Juventus riparte vincendo una partita che presentava, come sottolineato nel post di presentazione dell’incontro, tante incognite. Preparazione estiva non spumeggiante per ambedue le squadre, tanti infortuni, squalifiche e, soprattutto in casa bianconera, numerosi cambiamenti in rosa dovuti al mercato. Non è stato un match con un predominio netto da parte di una delle due contendenti, ma la tipica gara di agosto con formazioni ancora alla ricerca della condizione fisica ideale e dei sincronismi tattici.

 

DUE MODULI A CONFRONTO

Sorprendente e coraggiosa la scelta di Allegri di giocare con la difesa a tre (Barzagli, Bonucci e Cáceres), soprattutto pensando al tridente veloce e potente della Lazio. Questa scelta tattica, alla fine, ha però condizionato la gara dei biancocelesti, perché o a Klose è stato chiesto di aiutare in mezzo al campo coprendo il vertice basso o gli esterni si sono ritrovati a inseguire e a raddoppiare centralmente, senza mai riuscire a sfruttare al massimo l’ampiezza del campo (foto 1 e foto 2). 

Foto 1 - Difesa a tre della Juve, Klose si abbassa su Marchisio.

Foto 2 - Difesa a tre della Juve in fase di possesso della Lazio.

Pioli ha giocato con il suo classico 1-4-3-3 e non ha proposto nessuna sorpresa dal punto di vista organizzativo. È parsa invece interessante l’interpretazione dei ruoli a centrocampo della Lazio. Biglia è stato meno playmaker del solito e Cataldi si è invece alzato a fare il trequartista (foto 3 e foto 4).  

Foto 3 - Cataldi da trequartista “imbuca” palla per la profondità di Klose.

Foto 4 - Cataldi ancora in posizione avanzata attacca la profondità e il primo palo in area bianconera.

I biancocelesti nel primo tempo hanno provato a fare la gara, manovrando da dietro, cercando spazi a centrocampo e creando la superiorità numerica nella metà campo avversaria. In realtà l’obiettivo è stato raggiunto solamente in parte, perché grazie alla pressione della Juventus e a mancanza di lucidità, i ragazzi di Pioli non hanno quasi mai trovato l’uomo libero fra le linee. Sistematicamente allora è stata cercata la verticalizzazione in profondità, con frequente perdita del possesso palla (foto 5 e foto 6).

Foto 5 - Radu lancia in profondità invece di servire Biglia libero fra le linee.

Foto 6 - Candreva lancia in profondità Cataldi quando invece in mezzo al campo ci sarebbe ancora Biglia libero per impostare.

UNA PARTITA RISOLTA DA UN EPISODIO

È stato un incontro molto tattico, dove le due squadre, ben organizzate, hanno chiuso quasi tutti gli spazi e giocato molto compatte. La Juventus, soprattutto nell’asse centrale, è riuscita a fare efficacemente densità e, di conseguenza, in fase di costruzione i centrocampisti della Lazio sono riusciti a ricevere palla solamente davanti alle punte bianconere. Ovviamente questo ha consentito alla Lazio il mantenimento del possesso, ma non ha creato alcuna situazione di superiorità numerica in mezzo al campo e quindi nessuna azione pericolosa (foto 7, 8 e 9).

Foto 7 - Onazi si abbassa sotto la linea delle punte della Juventus a prendere palla, quasi un 5 contro 0.

Foto 8 - Subito dopo vediamo Biglia fare lo stesso.

Foto 9 - Ancora Biglia viene a prendere palla, notiamo la doppia superiorità numerica della Juventus.

Nell’analisi pregara avevamo sottolineato le difficoltà dei biancocelesti nel difendere in area su palle laterali. Nemmeno a farlo apposta un’azione molto interessante da parte di Sturaro sull’esterno, in sovrapposizione a Lichtsteiner, ha portato prima al cross e poi al gol siglato da Mandzukic. Bravissimo il centravanti croato a staccarsi dal centrale difensivo laziale dietro alle sue spalle per poi rubargli il tempo in elevazione al momento dell’impatto con la palla.

Anche il raddoppio bianconero è nato da un’azione sull’esterno destro dove Mandzukic ha rubato la sfera e cercato sul secondo palo Pogba, totalmente solo, che ha appoggiato per l’accorrente Dybala (foto 10 e foto 11).

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Foto 10 - Il cross di Sturaro e il colpo di testa di Mandzukic, ripreso anche nella foto in alto.

Foto 11 - Anche il secondo gol juventino nasce dall’esterno, su azione individuale di Mandzukic.

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