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GARCIA: COME SI VINCE UN DERBY

Due inserimenti dalle retrovie decidono il match clou di Roma, il piano tattico di Pioli si schianta contro una superba prestazione in non possesso dei giallorossi.

L'articolo è realizzato in collaborazione con la piattaforma Wyscout

La Roma si prende derby e Champions in un colpo solo al termine di una gara che fino al ventesimo della ripresa ha offerto poche emozioni ma comunque alcuni spunti tattici interessanti da approfondire. Garcia aveva preparato i suoi alla possibilità che la Lazio si schierasse, in fase di possesso palla, con due mediani e tre trequartisti, perciò ha chiesto a Nainggolan e Keita di pressare sin da inizio azione i due registi bassi (Foto 1).

Foto 1 – Biglia palla al piede viene attaccato da Keita, mentre Nainggolan copre la linea di passaggio per Parolo. Candreva allora si abbassa per ricevere e iniziare l’azione.

Interessante notare come la Lazio abbia cercato di controbattere alternando il movimento incontro al pallone di Candreva, che ha svariato tantissimo durante la partita, con l’attacco della profondità da parte di Klose e soprattutto Felipe Anderson (Foto 2). L’idea avrebbe potuto portare frutti anche importanti ma in realtà è risultata poco efficace a causa degli errori di misura sui lanci a scavalcare il centrocampo dei difensori laziali e anche grazie all’ottima partita dei due centrali di difesa della Roma.

Foto 2 – Gentiletti è in possesso di palla e tutte le linee di passaggio sono chiuse. Opta allora, come spesso è accaduto durante la partita, per il lancio lungo, con Klose che attacca la profondità.

LA LAZIO PRESSA ALTA, CREA VANTAGGI MA NON CONCRETIZZA

I biancocelesti per il resto hanno fatto la loro partita, cercando di sorprendere i cugini con l’arma migliore a disposizione: la transizione positiva a seguito di recupero palla alto. Nella prima parte di gara, finché le energie l’hanno consentito, la Lazio non ha praticamente mai fatto impostare la Roma, costringendo l’avversaria a forzare le giocate. Il pressing portato è stato sempre repentino e aggressivo: occupazione delle linee di passaggio tra difensori e centrocampisti per poi far salire la pressione sul portatore di palla (Foto 3 e 4).

Foto 3 – Il pressing assiduo della Lazio sul portatore. Questo atteggiamento ha consentito alla squadra di Pioli di recuperare palla spesso in posizione estremamente vantaggiosa.

Foto 4 – Yanga-Mbiwa è in possesso di palla ma non riesce a servire De Rossi, regista dei giallorossi, a causa dell’ottima disposizione dei tre attaccanti biancocelesti.

Una volta recuperata la sfera, i biancocelesti hanno provato a innescare gli attaccanti per sfruttarne la velocità, ma non sono mai riusciti a sfondare per merito delle ottime chiusure soprattutto di Manolas, molto rapido a recuperare la posizione (Foto 5).

Foto 5 – Ripartenza fulminea della Lazio, con Klose che fa da sponda per Parolo il quale di prima lancia Candreva in profondità. Nonostante la difesa della Roma non sia disposta bene, la velocità di Holebas, Manolas e Torosidis hanno consentito l’assorbimento dell’iniziativa biancoceleste.

QUANDO GLI INTERNI GIALLOROSSI TROVANO LA COMBINAZIONE ARRIVA IL GOL

Uno dei punti di forza dei giallorossi sono gli inserimenti dei centrocampisti e come avevamo ipotizzato in fase di preanalisi il gol del vantaggio è nato proprio da un’iniziativa di questo tipo. Ibarbo s’è allargato a destra, Pjanic ha ricevuto palla fra le linee con Nainggolan che s’è sovrapposto andando a creare una fulminante superiorità numerica (Foto 6).

Foto 6 – L’inizio dell’azione che porta al primo gol della Roma con Pjanic che riceve palla tra le linee e Nainggolan pronto a sovrapporsi per creare superiorità numerica.

Nel corso del primo tempo in verità, le due mezzali giallorosse non erano mai riuscite a proporsi il che ha palesato ancora una volta le difficoltà della squadra di Garcia nella finalizzazione dell’azione (Foto 7).

Foto 7 – Nel primo tempo in fase offensiva la Roma è stata carente, palesi i soliti problemi nell’occupare gli spazi dell’area avversaria. Qui Florenzi arriva sul fondo e crossa ma in area non c’è nessuno.

I BIANCOCELESTI SI FANNO SORPRENDERE ANCORA SU CALCIO PIAZZATO

Sempre nell’articolo di presentazione del match avevamo sottolineato le difficoltà della Lazio nel chiudere sugli inserimenti da dietro in occasione delle palle inattive. Non è un caso quindi che il gol partita di Yanga-Mbiwa sia arrivato proprio da una situazione di questo genere. La possibilità di fare centro per il centrale di difesa francese si era presentata già, in realtà, nel primo tempo quando per due volte non aveva trovato l’impatto con il pallone (Foto 8 e 9).

Scritto in collaborazione con Jacopo Gornati (New G Project).

Foto 8 e 9 – In entrambe le palle inattive, Yanga-Mbiwa parte da dietro, mettendo in difficoltà la retroguardia della Lazio e arrivando in area di rigore senza un’adeguata marcatura. Segnerà grazie a un movimento analogo il gol partita.

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