NAPOLI INTER: IL CALCIO DI SARRI E MANCINI
Fase di possesso partenopea contro dispositivo di difesa interista, nerazzurri in dubbio se giocare col tridente, in tal caso sarà un 1-4-3-3 con gli esterni alti che rientrano.
Lunedì 30 Novembre 2015 | Paolo Tramezzani
C’è grande attesa per Napoli Inter, il big match di questa sera. I partenopei, reduci dalla vittoria in terra belga in Europa League, hanno la ghiotta occasione di salire per la prima volta in vetta alla classifica. Partita difficile da leggere “a priori” visto che, più di una volta, Mancini ha sorpreso gli addetti ai lavori disegnando e proponendo schieramenti alla vigilia imprevedibili. La scelta del tecnico jesino dovrebbe cadere sull’1-4-2-3-1 o sull’1-4-3-3. Di sicuro l’Inter schiererà, in fase difensiva, un giocatore in marcatura sul regista basso del Napoli (con ogni probabilità Jorginho). I nerazzurri contro il Frosinone hanno mostrato meccanismi – in fase di possesso – decisamente migliorati rispetto l’inizio della stagione.
INTER IN PROGRESSO QUANDO ATTACCA
I particolare l’apporto dei terzini sta diventando sempre più determinante così come i continui scambi di posizione tra Jovetic e Ljajic (foto 1). Contro il Napoli non ci sarà Kondogbia, il centrocampista solitamente designato per accompagnare l’azione offensiva e proporsi come tiratore da fuori area (foto 2).
Foto 1: Jovetic sfrutta il movimento incontro della punta, Icardi, per attaccare la profondità mentre Ljajic va a prendere la posizione di Jovetic a rimorchio del centravanti argentino.
Foto 2: l’Inter attacca con molti giocatori nei pressi dell’area avversaria più uno dei due mediani, preferibilmente Kondogbia, pronto per il tiro da fuori. Melo, al contrario, si accentra e arretra per fermare le ripartenze avversarie.
Una soluzione offensiva, quest’ultima, alla quale Mancini preferisce non rinunciare, il posto del francese quindi potrebbe prenderlo Guarin, dotato di un gran tiro. In questo caso la linea mediana sarà composta dal colombiano assieme ai fondamentali Medel e Melo.
LE ROTAZIONI DA CAPOGIRO VOLUTE DA SARRI
Il Napoli giocherà con l’1-4-3-3 che sta facendo la fortuna di Sarri. Quello che impressiona, nei partenopei, è la perfetta sincronia delle manovre offensive e difensive. Il gioco si sviluppa quasi sempre in verticale, con Jorginho a dettare i tempi del centrocampo e le mezz’ali che si inseriscono in continuazione (foto 3 e 4).
Foto 3 e 4: due esempi di inserimenti di Hamsik. Il primo è dettato da un movimento ad allargarsi di Callejon e un abbassamento di Allan. Il secondo da un abbassamento dell’esterno argentino che crea spazio alle proprie spalle.
Le rotazioni continue fra attaccanti e centrocampisti mettono in grave imbarazzo le difese avversarie. La squadra di Sarri, tramite il suo palleggio molto veloce e mai forzato, riesce sempre a trovare un uomo libero in condizioni di guadagnare campo (foto 5). La vera forza dell’Inter sta invece nella fase difensiva (sette vittorie per 1 a 0 a oggi per Mancini & Co.).
Foto 5: il Verona ha cercato di limitare gli sbocchi di gioco per Jorginho, ma il Napoli con un giro palla che coinvolge molto anche i terzini e i continui scambi di posizione crea i presupposti per trovare sempre l'appoggio facile a un uomo libero.
UN SISTEMA DI GIOCO PER OGNI FASE
Se Mancini dovesse optare per il tridente gli esterni alti ripiegheranno sistematicamente per comporre una linea mediana a cinque in fase di non possesso e opporsi alla spinta offensiva degli esterni bassi partenopei. La tanto e giustamente celebrata linea difensiva nerazzurra contro il Frosinone si è disunita in qualche occasione, mostrando qualche crepa sui lanci lunghi a scavalcare i due centrali difensivi Miranda e Murillo (foto 6).
La fase difensiva dei padroni di casa sarà caratterizzata da un pressing molto alto, con l’obiettivo di creare densità in zona palla per recuperarla alta e scatenare Higuain, Callejon, Insigne e Hamsik nelle loro micidiali transizioni (foto 7). Sul giro palla dell’Inter, molto lento e piuttosto prevedibile quando non coinvolge gli attaccanti, il Napoli alzerà con ogni probabilità la linea di pressione.
Scritto in collaborazione con Jacopo Gornati (New G Project).
Foto 7: una fase del pressing offensivo del Napoli supportato dalla linea difensiva che gioca molto alta.