LEZIONI PRATICHE DI TATTICA INDIVIDUALE
Come e quando muoversi sul campo e posizionarsi, quali gesti tecnici scegliere ed eseguire e perché. I video, i consigli e le esercitazioni di Andrea Cristi.
Mercoledì 14 Ottobre 2015 | Andrea Cristi
Inizia con questo post un percorso didattico che ci aiuterà, tramite video ed esercitazioni, a insegnare i principi fondamentali di tattica individuale offensiva e difensiva. Vi sarà di supporto per aiutare a colmare le difficoltà dei giovani calciatori nello sviluppare azioni personali o di squadra, mostrandovi come si legano le gestualità tecniche al pensiero tattico. Il lavoro in campo alternerà situazioni in fase offensiva e difensiva, analizzando dettagliatamente le decisioni che i giovani calciatori devono prendere in relazione alle difficoltà richieste. Si tratta di un viaggio che andrà in parallelo con le proposte della sezione dedicata alla tecnica individuale curata da Ivan Zauli (clicca e leggi i post). Vi mostreremo come quei gesti tecnici, allenati e appresi, possano essere utilizzati e sfruttati in situazione, sia nel corso dell’allenamento sia in partita.
UNA PRIMA ESERCITAZIONE PER ALLENARE LA PRESA DI POSIZIONE
In questa puntata introduttiva vi proponiamo un primo esercizio di semplice attuazione ma di grande valenza dal punto di vista didattico. Lavoriamo con i ragazzi sull’uno contro uno con particolare attenzione alla fase difensiva e all’obiettivo primario della presa di posizione e cioè guadagnare (il più velocemente possibile) la posizione migliore per proteggere la propria porta dall’iniziativa della punta (figura 1 clicca sull'immagine per aprire la scheda completa dell'esercizio).
Figura 1: clicca sull'immagine per aprire la scheda completa dell'esercizio
I CRITERI PER UN'ESECUZIONE CORRETTA DA PARTE DEL DIFENSORE
Tempo di attacco alla palla: quando la sfera sta viaggiando da A1 ad A2.
Tempo di arresto: quando la palla sta per essere ricevuta da A2.
Stile di corsa del difensore: dopo i primi due appoggi laterali in posizione sagittale, creiamo un lato forte e un lato debole nel quale “invitare” la punta. La corsa deve essere incrociata con un piede avanzato per impedire all’attaccante di entrare in area centralmente, controllarne la guida per impedirgli di puntare la porta e costringerlo ad allontanarsi portandolo verso la porticina di riferimento.
Marcamento e tempo di contrasto: il difensore deve cercare di mantenere una distanza tale da controllare l’avversario e se esiste la possibilità, quando la palla diventa aperta cioè lontana dal piede dell’attaccante, deve cercare un eventuale contrasto.
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