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IL TRATTAMENTO PALLA A TERRA

È il primo step del metodo “La strada dei campioni”, la base e le fondamenta su cui costruire le qualità tecniche del calciatore completo. Indicazioni e gli esercizi in video.

Prerequisito per avere le capacità necessarie per concertare un gioco di squadra armonico ed efficace è possedere una buona tecnica individuale, su di essa si fonda “La strada dei campioni”. Il metodo prevede che si inizi con esercitazioni di trattamento della palla a terra, la prima delle sei abilità fondamentali sulle quali si basa il possesso palla individuale, capacità essenziale, come detto in precedenza, per essere efficaci in quello collettivo. Queste proposte iniziali hanno due obiettivi fondamentali. Il primo esercitare la sensibilità e la capacità di dominio della palla tramite numerosi e articolati contatti con tutte le superfici del piede. Il secondo è acquisire ritmicità nell’esecuzione dei gesti. Si tratta di esercitazioni che andrebbero somministrate a partire dal primo anno di scuola calcio ma in giuste dosi perché, in verità, tendenti a essere monotone. Il successo o meno del lavoro proposto (i miglioramenti dell’allievo o dell’allieva) dipendono dalla qualità e dall’adeguatezza degli esercizi - che devono essere proposti in base al livello tecnico di partenza dei giovani calciatori - e dalla capacità dell’istruttore di saper spiegare e correggere.

Ivan Zauli, qui a Colorno durante lo stage per allenatori organizzato da Allfootball nel luglio 2015

IL LAVORO STATICO SUL POSTO

Il lavoro statico sul posto è primo dei cinque step del trattamento palla a terra, trattandosi di esercizi statici possono risultare, come detto in precedenza, un po’ noiosi. Il tecnico deve essere in grado di sollecitare l’attenzione degli allievi con stimoli che possono essere rappresentati, facciamo un esempio, da giochi di velocità di reazione. Vi elenco qualche idea in proposito. I giocatori eseguono un qualsiasi gesto tecnico e al segnale dell’istruttore (un battito di mani) si gioca una mini sfida a chi per primo riesce a: 1) sedersi sul pallone; 2) “rubare” il pallone a un compagno; 3) appoggiare la testa sulla palla… e così via. I gesti tecnici da eseguire sono tutti quelli che prevedono il contatto palla piede. Nel video di apertura sono mostrate gestualità ritmate già combinate, singoli elementi tecnici composti fra di loro. Per gli allievi che sono agli inizi dell’attività è opportuno scomporli (rullate di collo e di suola, tip tap di interno piede, tocco interno - esterno, rientro di tacco…) e solo successivamente, una volta automatizzati e acquisiti, esercitarli in combinazione. Non sottovalutate questo lavoro, è fondamentale per il prosieguo dell’attività e del percorso formativo, privilegiate inoltre intensità e ripetizioni del gesto e incentivate gli allievi a esercitarsi anche a casa (clicca e scopri il prossimo evento con Ivan Zauli).

 

TEMPI DI LAVORO E PRINCIPI CORRETTIVI

Questo genere di esercizi sono pensati specificatamente per allievi che vanno dai sei ai dodici anni e vanno proposti in tutti gli allenamenti per almeno otto dieci minuti a seduta. Curate la corretta esecuzione della gestualità e la ricerca dell’equilibrio monopodalico con l’aiuto fondamentale delle braccia che devono stare larghe. Inizialmente il piede d’appoggio va usato staticamente, in un secondo momento il giocatore dovrà essere in grado di effettuare un saltello prima che il pallone entri in contatto coll’altro piede, in modo da stimolare la ritmicità.

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