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CALCIO E GIOVANI: TENIAMO ALTA L'ATTENZIONE

È facile che i piccoli calciatori, durante le esercitazioni, tendano a distrarsi. Indicazioni e consigli per tenere alte concentrazione e qualità della seduta.

Una delle tematiche che ricorre spesso nelle discussioni fra istruttori di giovani calciatori concerne la difficoltà, mentre si svolgono le esercitazioni, di catturare la completa attenzione dei bambini. I ragazzini d'oggi, rispetto a quelli del passato, vivono in un contesto sociale sovraccarico di stimoli percettivi e tendono a essere, negli allenamenti, distratti. Cosa fare? Bisogna essere creativi e in grado di strutturare sedute utili a rispondere ai bisogni relazionali (e non solo tecnici) che caratterizzano il gruppo. Bisogna costruire un contenitore al loro facilmente riconoscibile e che renda stimolante il gioco. L’utilizzo della metafora della Champions League (presente nell’esercitazione di questo post) può essere, per esempio, uno strumento per stimolare fantasia e motivazione. Obiettivo, quindi, curare gli aspetti tecnici ma anche quelli pedagogici. Se l’esercitazione è complessa e richiede dispendio dal punto di vista cognitivo va “disegnata” su misura del livello dei calciatori che alleniamo. Se è ricca di stimoli che sia di breve durata e offra la possibilità di imparare tramite la pratica.

 

UN ESEMPIO PRATICO

Sono principi condivisi con e suggeriti da Roberto Mauri psicologo dello sport e tutor di questa serie di proposte. Poggiando sui criteri di lavoro del “Metodoblò” abbiamo realizzato l’esercitazione che vedete nel video di apertura. È una proposta analitica tratta dal metodo Coerver con le varianti e le regole del “capitano” del metodo (pochi giocatori, spazi si misura, uso della narrazione, tutti temi principali trattati negli articoli di questo blog). Si disputa un torneo a squadre (alle quali diamo i nomi del meglio della Champions Real Madrid, Manchester United, Barcellona e Bayern Monaco, figura 1).

Figura 1

Ogni bambino deve riuscire a condurre il pallone fino al cono centrale, fare una finta e riportarlo al proprio compagno posto a sinistra o a destra. I temi dell’attività proposta e su cui successivamente ho sviluppato la seduta sono:

  • tecnico, conduzione;

  • tattico, uno contro uno (da sviluppare in progressione);

  • motorio, capacità di ritmizzazione;

  • pedagogico, attenzione e comunicazione efficace.

LE VARIANTI UTILI

Al fine di stimolare i bambini e renderli maggiormente attenti ho inserito nel gioco base le seguenti varianti:

  • la sfida tra squadre (clicca sull’immagine per aprire la scheda con le regole) per avere un maggiore coinvolgimento;

  • affidare il segnale di partenza a turno a ciascun giocatore;

  • variare i segnali di partenza da uditivi a visivi (si parte al primo tocco palla del giocatore prestabilito o al via di quello con la pettorina del colore chiamato dal tecnico).

Sicuramente faranno errori e avranno difficoltà nel comunicare ma queste oche regole ci consentiranno di avere calciatori maggiormente coinvolti al gioco, questo darà loro la possibilità di sviluppare competenze trasversali utili in campo, a scuola e nella vita di tutti i giorni.

 

Leggi gli altri post e guarda le altre esercitazioni a cura di Simone Susio

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