CALCIO: GIOVANI, OBIETTIVI E RISULTATI
I risultati tecnici nella crescita dei calciatori dipendono anche da organizzazione, ordine, idee, spirito d’iniziativa e capacità di comunicare del club.
Lunedì 12 Dicembre 2016 | Christian Botturi
Per un settore giovanile l’obiettivo è quello di portare più giocatori possibile in prima squadra, un traguardo che necessità di strategie di lavoro non solamente tecniche. Non ci si deve concentrare solo sulle attività di campo ma anche su quelle che fanno aumentare i numeri e l’appeal del proprio brand. Più numeri significa più persone che vivono il centro sportivo o il quartier generale, vuol dire più persone coinvolte nelle iniziative proposte il che fa incrementare l’interesse verso il club assieme ai numeri dei tesserati, simpatizzanti, volontari e sponsor. Le domande che un presidente o responsabile devono porsi è dunque: quanto investo nelle attività “da campo” e quanto nelle attività che ruotano attorno a esse?
IL BIGLIETTO DA VISITA? LE STRUTTURE
Per chi si avvicina alla società le strutture sono sicuramente il biglietto da visita. I giudizi di chi ancora non conosce il club derivano anche dal primo impatto che hanno con il nostro centro sportivo. Se è negativo, perché ad esempio la segreteria o la reception non sono curate e organizzate, gli spogliatoi sono sporchi o i locali fatiscenti un possibile futuro giocatore, dirigente o sponsor può essere indotto ad allontanarsi. Ricordate che nell’attività agonistica le scelte le fanno i ragazzi ma in quella di base a decidere è ancora il genitore. Chi entra in contatto con la società deve percepire energia e un chiaro senso di appartenenza. I colori sociali e il logo dovrebbero essere presenti, nelle strutture, in modo ricorrente, a diventare quasi un “mantra” visivo.
INIZIATIVE COLLATERALI E COMUNICAZIONE
Un importante potenziatore societario è rappresentato dalle iniziative collaterali all’attività calcistica vera e propria. Ne sono degli esempi i tornei o gli incontri informativi rivolti alle famiglie su tematiche sociali, relative alla psicologia o all’alimentazione. Poi ci sono i camp estivi che generano molte opportunità di avvicinarsi a chi non ci conosce. Tutti questi momenti aggregativi producono interazioni sociali e ritorno economico, a loro quindi va dedicata un’adeguata campagna promozionale: una corretta calendarizzazione e una adeguata diffusione del messaggio. Una buona attività di comunicazione a questo scopo è essenziale: usufruite dell’apporto di chi sa utilizzare i social network e chiedetegli curare gli aggiornamenti del vostro sito internet. Sono persone, queste, che si possono trovare anche tra i genitori dei ragazzi. Senza una valida comunicazione verso l’esterno la vita del club può risultare anonima, limitata e autoreferenziale. È importante, infine, che la società abbia una mascotte non solo a mo’ di operazione simpatia ma anche per il suo utilizzo nelle iniziative verso l’esterno. È anch’essa un veicolo promozionale che fa aumentare la popolarità.
PERSONE E IDEE FANNO LA DIFFERENZA
Tutto ciò è valido se c’è la volontà di perseguire un progetto che, per un settore giovanile, deve avere ampio respiro e durata di almeno cinque anni. Progettare significa creare un percorso finalizzato a un obiettivo finale e non vuol dire necessariamente avere budget faraonici o strutture all’avanguardia. Sono le idee e le persone a fare la differenza: gli operatori devono essere inquadrati in base al loro grado di competenza e essere supportati dalla forza del volontariato, risorsa fondamentale di qualsiasi società sportiva dilettantistica.