L’ISTRUTTORE DI CALCIO DEL FUTURO
La figura del tecnico “dei risultati” supera l’annosa polemica esistente tra l’allenatore formatore e l’allenatore vincente e mette al centro del progetto i calciatori.
Mercoledì 9 Dicembre 2015 | Simonetta Venturi
Nel modello formativo della periodizzazione tattica (argomento oggetto degli ultimi post pubblicati nel blog) è cardine la figura dell’allenatore “dei risultati” che supera la diatriba esistente da anni tra l’allenatore formatore e quello vincente. Per capire l’essenza, le qualità e le caratteristiche che lo contraddistinguono vi propongo degli spunti di riflessione teorico pratici su cui riflettere. Tali spunti, rappresentano le tracce essenziali sulle quali questa nuova figura di istruttore educatore costruisce il suo lavoro.
IL DECALOGO DELL’ALLENATORE DEI RISULTATI
Vi invito a leggere quanto segue, lo dobbiamo a noi stessi e ancor più ai giocatori dei quali siamo responsabili. Quindi, caro tecnico, durante il lavoro settimanale…
- individua quali sono le caratteristiche essenziali per essere un buon calciatore e su queste costruisci il tuo percorso educativo;
- scegli esercitazioni piene di stimoli, mai fuori tema e adeguate a tale percorso;
- cerca di prevedere tempi che consentano ai tuoi giocatori di sbagliare e di apportare correzioni;
- osserva accuratamente la tua squadra, individua principi di gioco adatti ai tuoi giocatori e al loro processo di maturazione;
- scegli e organizza gli obiettivi, i principi e i sotto principi adatti per la tua squadra e per ciascun periodo di lavoro;
- tieni presente che il lavoro annuale vivrà di alti e bassi: non deprimerti, punta sempre al meglio;
- controlla la tua emotività: ti aiuterà a concentrarti sul fatto che in ogni circostanza l’adulto sei tu e aiuterà i ragazzi a educarsi al rispetto delle regole, degli arbitri, dei compagni e degli avversari;
- ricorda sempre che la vittoria di una partita è un segnale importante, ma la formazione a lungo termine lo è molto di più: il processo è più importante dell’obiettivo;
- pensa di più in termini di crescita dei ragazzi che di riscontro personale; il loro miglioramento innalzerà il tuo livello professionale e i loro risultati faranno parte di te, per sempre;
- occupati di diverse cose, incontra esperienze e persone anche al di fuori del settore calcistico, la curiosità e lo studio stimolano l’apertura mentale che ti sosterrà nel motivare la squadra alla gioia di praticare il calcio;
- cerca di migliorare nella comunicazione delle tue idee e principi: fa sì che siano chiari a te per primo.
QUALI COMPETENZE PER L'ALLENATORE DEL FUTURO?
Prima di lasciarvi alle vostre riflessioni vi propongo una tabella redatta da Oscar Cano Moreno che differenzia la figura dell’allenatore contemporaneo da quella dell’allenatore competente, secondo la filosofia da lui promossa e da me fortemente condivisa (figura 1).
E vi lascio due semplici esercizi da proporre ai vostri giocatori, propedeutici per il lavoro sulla fase sensibile della transizione, cardine della periodizzazione tattica. Il video di apertura vi mostra le due proposte, propedeutiche al calcio e molto utili. “Rompere lo spazio” si gioca in tre: un giocatore passa un frisbee a uno degli altri due compagni e si muove avanzando, “rompendo” e attraversando la linea immaginaria che li unisce. Il lavoro viene eseguito ciclicamente fino ad arrivare alla linea di meta. La seconda è la conosciutissima treccia, esercitazione molto nota e utile per i movimenti in campo. Ciò che rende uniche queste proposte, dal punto di vista metodologico, è la rotazione continua di posizione alla quale i giocatori sono sottoposti: una continua organizzazione e riorganizzazione di squadra alla massima intensità. Tali esercizi, inoltre, stimolano la visione di gioco, gli spostamenti senza palla, la destrezza e l'agilità. Sono notevoli inoltre la concentrazione e l’impegno organico richiesti a causa della continua alternanza delle fasi di gioco e i numerosi cambi di direzione e senso.
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