Un blog al giorno

L'uno contro uno in zona gol

Difensore ed attaccante duellano nei pressi della porta, per il portiere è allarme rosso le indicazioni per fare la scelta giusta al momento giusto

Chi opera con i portieri delle prime squadre sa che per quanto riguarda questo delicato, bellissimo e complicato ruolo, le problematiche che si riscontrano sono eguali per i dilettanti piuttosto che per i professionisti. Proveremo a fornirvi tutte le competenze e le esperienze che Apport può vantare per essere d’aiuto a voi preparatori, allenatori ed a voi portieri che volete autonomamente studiare per migliorare il vostro bagaglio di conoscenze.

La prestazione del numero uno, per gli adulti, può essere scomposta in quattro aree, quella tecnica, quella tattica, la condizionale e psicologica. L’analisi delle situazioni tattiche, il confronto fra le diverse scelte possibili, i vantaggi e gli svantaggi di ognuna di esse ci porteranno a sviscerare ed ad analizzare in profondità le interpretazioni del ruolo. Ampliare le nostre conoscenze dal punto di vista dell’area psicologica e di quella condizionale ci permetterà poi di riuscire essere più di supporto agli estremi difensori ai quali dedichiamo il nostro tempo. Voi portieri stessi potrete trarre beneficio dal leggere questo blog, vi aiuterà a conoscervi meglio e magari capire dove potete o volete migliorare.

Non sarà tralasciato sicuramente l’aspetto tecnico nel quale, a qualsiasi età, si può sempre migliorare, nel tentativo così da rendere di livello maggiore la propria performance.

 

 

L’uno contro uno e… il portiere

 

 

Un attaccante avversario punta un compagno in prossimità della porta. La lettura della situazione e la casistica completa dei possibili sviluppi di gioco.

 

Analizziamo assieme una situazione che sovente occorre affrontare sui campi di calcio. Gli 1 contro 1 fra attaccante e difensore, l’elemento base di tattica individuale, ampiamente trattata dal punto di vista e dei difensori e degli attaccanti. Guardiamolo, però, anche da quello del portiere; come egli, cioè, può e deve interpretarne al meglio lo sviluppo per essere pronto a intervenire. Ciò può essere utile anche per gli allenatori che non hanno a disposizione un collaboratore specializzato nell’allenamento degli estremi difensori.

Nella normale programmazione degli allenamenti, oltre alla tecnica di base sviluppata in forma analitica, assume pari importanza proporre esercitazioni in situazione che richiedano l’applicazione delle gestualità apprese. Ciò contribuisce a creare nei portieri, di qualsiasi livello, un bagaglio sempre più vasto di esperienze vissute e provate già in allenamento; queste li aiuteranno a interpretare meglio la situazione e scegliere la soluzione più adeguata nei diversi contesti di gioco.

 

Non guardiamo solo il pallone

 

È quindi necessario istruire i nostri numeri uno a non focalizzare la propria attenzione solo sulla palla, ma anche sulle variabili d’ambiente che ruotano attorno al suo movimento. I segnali anticipatori che permettono di riconoscere i futuri comportamenti dell’avversario. In tal modo, si affina la capacità di osservazione che è direttamente correlata alla capacità di anticipazione, dote fondamentale per interpretare al meglio il ruolo dell’estremo difensore.

Tra i diversi indicatori del caso assumono notevole rilevanza; lo stato della palla, la posizione nello spazio e l’orientamento del corpo dei difensori, degli attaccanti e di sé stesso.

Le diverse casistiche di 1contro1 tra difensore e attaccante che si svolgono nella trequarti difensiva o in area e che hanno un successivo o diretto coinvolgimento del portiere possono, per una migliore programmazione dell’allenamento, essere così riassunte:

Conclusione diretta - è il caso in cui il difensore è in ritardo e l’attaccante ha spazio per tirare. In questo caso, spesso il difensore funge da schermo per il portiere, ostruendo in tutto o in parte la visuale del pallone;

Passaggio nello spazio - l’avversario, chiuso dal difensore, gioca palla nello spazio per un proprio compagno;

Dribbling e tiro in porta - l’avversario salta l’uomo e conclude direttamente a rete;

Spostamento palla per cercare uno spazio utile - l’avversario cerca di eludere il difensore allungandosi il pallone;

Dribbling e attacco alla porta - l’avversario dopo aver saltato l’uomo rimane in possesso di palla e punta in duello il portiere;

Dribbling e appoggio a un compagno - l’avversario dopo aver saltato il difensore non conclude direttamente ma passa a un compagno.

La suddivisione in zone dell'area di rigore

Suddivisione in zone dell’area di rigore

 

Per identificare e classificare al meglio le diverse situazioni e le possibili soluzioni è bene identificare la zona di campo nella quale si verificano. Ecco quindi la loro classificazione (vedi figura a fianco):

Diagonale stretta - compresa tra il fondo e la linea immaginaria che congiunge il centro porta con lo spigolo dell’area grande;

Diagonale larga - compresa tra la diagonale stretta e quella immaginaria che congiunge l’intersezione della mezza luna con il centro della porta.

Zona centrale - compresa tra i due punti di intersezione della mezzaluna con il centro della porta.

Mostreremo nelle prossime uscite i diversi comportamenti da adottare dal portiere in funzione della situazione e della zona dell'area di rigore dove essa si viene a verificare

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

LE ATTIVITÀ LUDICHE PER LE SCUOLE CALCIO
LE ATTIVITÀ LUDICHE PER LE SCUOLE CALCIO
CALCIO: COME ALLENO IL MIO PORTIERE?
CALCIO: COME ALLENO IL MIO PORTIERE?
SCUOLA CALCIO: SVILUPPIAMO LE CAPACITÀ MOTORIE
SCUOLA CALCIO: SVILUPPIAMO LE CAPACITÀ MOTORIE
SCUOLA CALCIO, GIOCHI E ATTITUDINI DEI PICCOLI
SCUOLA CALCIO, GIOCHI E ATTITUDINI DEI PICCOLI

AGGIUNGICI SU FACEBOOK

DIGITAL MAGAZINE

ALLENARE IL GIOVANE PORTIERE

Un programma per ottimizzare i tempi di lavoro e il numero di contatti con la palla quando lavoriamo con più portieri. Una semplice proposta per chi allena nei settori giovanili.

SFOGLIA

Iscriviti su ALLFOOTBALL oppure esegui il LOGIN