PORTIERI, L’USCITA ALTA SU PALLA TESA E LUNGA
L’analisi dell’eccellente difesa dello spazio eseguita dal portiere dell’Atalanta su cross forte e lungo da corner. Le esercitazioni a cura dell’Apport.
Venerdì 6 Maggio 2016 | Claudio Rapacioli
Spesso nella valutazione della prestazione dei portieri o negli highlights delle partite i riflettori si accendono sulle parate in tuffo o le uscite basse, gesti molto spettacolari che hanno un’alta valenza sul risultato finale della partita. Gesti tecnici altrettanto fondamentali, come quelli che vengono utilizzati per difendere lo spazio, sono in molti casi dati per scontati e finiscono sotto la lente d’ingrandimento solo in caso di errore. L’uscita dalla porta, per l’estremo difensore, ha una componente cognitiva molto alta in quanto egli, dopo che la palla è stata calciata, deve scegliere se e come intervenire in poche frazioni di secondo. Ogni attimo di indecisione può risultare fatale per la riuscita efficace dell’intervento. La componente “scelta” non è invece prevista nelle situazioni di tiro nelle quali il portiere deve intervenire per forza. In situazione di uscita alta le palle veloci, sia corte sia lunghe, sono le più difficili da gestire. Le prime perché possono essere attaccate in anticipo dagli avversari, le seconde perché richiedono grandi capacità coordinative e tecniche.
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TECNICA, FORZA E COORDINAZIONE
Una perfetta uscita alta, con tecnica da manuale, è stata quella effettuata dal portiere dell’Atalanta Marco Sportiello in un momento molto delicato della partita contro il Chievo Verona. I nerazzurri stanno vincendo per 1-0, mancano meno di 7 minuti alla fine e i gialloblu usufruiscono di un calcio d’angolo dalla destra del portiere. I bergamaschi in queste situazioni difendono a zona mista utilizzando nove giocatori, il Chievo attacca con cinque uomini in area più uno posizionato al limite. Il corner viene calciato di destro e Sportiello, in fase di attesa, sceglie giustamente una posizione non eccessivamente aggressiva (figura 1).
Quando parte il pallone, tre gialloblu attaccano il primo palo e due vanno sul secondo. La palla è calciata bene, abbastanza veloce e diretta sul palo lungo. Sportiello ha una grande lettura della traiettoria e poi, come da manuale tecnico, apre il tronco e il piede sinistro eseguendo successivamente quattro passi veloci in diagonale per andare a staccare appena fuori dall’area piccola, esattamente sulla traiettoria del pallone (figura 2).
L’impatto con la palla avviene in modo perfetto: le gambe mantenute nella direzione della corsa per sfruttare al meglio la spinta verso l’alto e il tronco che si orienta verso la direzione di provenienza della traiettoria (figura 3).
Una volta intercettata la sfera, Sportiello atterra dal salto uscendo di slancio dalla mischia a piedi sfalsati e si accartoccia a protezione del pallone (figura 4).
Oltre alla perfetta esecuzione tecnica, è da apprezzare il coraggio del portiere bergamasco che in un momento topico della gara ha preso dei rischi per aiutare i compagni dimostrando buona personalità.
LE ESERCITAZIONI DELL’APPORT
Vediamo ora qualche esercitazione per allenare il gesto tecnico dell’uscita con traiettoria lunga.
ALLENAMENTO ANALITICO SULLO STACCO
L’allenatore con le mani e da destra lancia una pallina da tennis che il portiere deve intercettare usando la mano sinistra e alzando la gamba sinistra (mano e gamba opposte invece se la palla viene lanciata dalla sua sinistra).
ALLENAMENTO SULLA CORSA DI SPOSTAMENTO
ALLENAMENTO COMPLETO CORSA E STACCO
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