MISURIAMO LE ASIMMETRIE DEL CALCIATORE
Gli Fms test sono degli utili e facili strumenti per valutare eventuali asimmetrie del corpo del calciatore e prevedere nei giovani eventuali insorgenze di dismorfismi.
Mercoledì 20 Gennaio 2016 | Mauro Testa
Gli Fms test per il calcio from Allfootball on Vimeo.
Il corpo umano dal punto di vista motorio è una meravigliosa opera d’ingegno. La qualità dei movimenti che è in grado di produrre ha quasi del miracoloso. Il biomeccanico, all’interno di uno staff sportivo, è colui che deve conoscere i metodi per valutare qualità e simmetricità del gesti. Per farlo occorre conoscere, tra le altre cose, alcuni semplici e utili test che verificano proprio dove il corpo del nostro calciatore è carente nel controllo di se stesso o dove è in parte o fortemente asimmetrico. Si tratta, in entrambi i casi, di aspetti che influenzano l’insorgere di infortuni in sport a catena cinetica aperta (come il calcio) e sono causa di tendinopatie in quelli a catena cinetica chiusa (per esempio, il ciclismo).
I TEST FMS
Il video di apertura mostra alcune prove che fanno parte del gruppo degli Fms (acronimo di Functional Movement Screen o System). Il risultato viene ottenuto in modo soggettivo dal biomeccanico o dal fisioterapista, i quali assegnano punteggi che vanno dallo 0 al 3 alla fine di ogni esecuzione. Lo zero viene assegnato quando emerge una evidente difficoltà a compiere il movimento richiesto (anche con presenza di dolore). L’uno indica che il giocatore non riesce a completare il gesto. Il due che lo completa, ma per farlo il corpo “compensa” in qualche modo con movimenti non richiesti, mentre il tre lo sì dà all’esecuzione perfetta. Utilizzando un software apposito e delle riprese video ho personalmente sviluppato un mio sistema di punteggio. Vengono filmati gli esercizi e, di seguito, viene verificato, a parità di tutte le altre variabili, quanti pixel (componente che fisicamente forma l’immagine del video) il soggetto “utilizza” muovendosi in un intervallo di due frame (0,131 millisecondi). In questo modo il test è sempre confrontabile nel tempo e non dipende dalla valutazione soggettiva di chi lo somministra.
LE SETTE PROVE
I gesti richiesti dal protocollo sono di semplice esecuzione e sono sette. Vediamoli uno a uno.
Overhead Squat. Lo squat, gesto allenato in moltissimi sport, viene utilizzato per valutare la mobilità funzionale simmetrica delle anche, delle ginocchia e delle caviglie.
Hurdle Step. Il movimento richiede un’adeguata coordinazione e stabilità tra i fianchi e il busto. L’Hurdle Step, o “passo ostacolo”, valuta la mobilità funzionale bilaterale e la stabilità dei fianchi, delle ginocchia e delle caviglie.
In-Line Lunge. È un test nel quale gambe, braccia e tronco devono rimanere correttamente allineati. Questo test valuta anca e caviglia in termini di mobilità, stabilità e flessibilità; offre inoltre indicazioni sulla stabilità del ginocchio dovuta al quadricipite.
Shoulder Mobility. Valuta la flessibilità della spalla in relazione alla necessità di compensare con una rotazione della stessa e del tronco.
Rotary Stability. Si tratta di un movimento complesso che richiede un corretto coordinamento neuromuscolare e il trasferimento di energia da un segmento del corpo a un altro attraverso il tronco. La prova valuta la stabilità del tronco su un multipiano durante un movimento combinato tra le estremità superiori e inferiori.
Active Straight leg raise. Valuta la mobilità dell’anca destra e sinistra dissociando il movimento tra le due parti del corpo, e la flessibilità della catena prossimale posteriore.
Trunk Stability push-up. La stabilità del tronco push-up verifica la capacità da parte dell’atleta di stabilizzare la colonna vertebrale in senso anteriore e posteriore durante un movimento a catena cinetica chiusa. Si valuta la stabilità del tronco nel piano sagittale, mentre viene eseguito un movimento simmetrico e bilaterale con le estremità superiori. Ciascuna di queste prove evidenzia eventuali differenze fra lato destro e lato sinistro, arti superiori e inferiori e ci informa sulla capacità motoria in termini qualitativi. Non è richiesto sforzo o particolare prestazione fisica, ma solo un gesto ben controllato.
Il protocollo di esecuzione dei movimenti è molto semplice, il che lo rende attraente e utile da usare in qualsiasi contesto sportivo. È consigliato, inoltre, per i giovani in fase di sviluppo, perché è predittivo dell’insorgere di dismorfismi o di paramorfismi che potrebbero condizionare negativamente la crescita (per ulteriori informazioni consultate il sito www.functionalmovement.com).
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