Un blog al giorno

Creiamo un gruppo di lavoro?

Un blog che diventa un punto d’incontro e confronto, per riflettere sulle metodiche di preparazione e condividere soluzioni.

Eccoci qui, un blog nuovo, un amico di vecchia data a dirigere le operazioni e spero tanti colleghi con cui condividere idee e scambiare opinioni che portano sempre a crescite comuni e a migliorarsi reciprocamente.

Nonostante siano passati 20 anni esatti dal mio primo articolo sulla preparazione atletica l’entusiasmo è quello di sempre, è cambiata la macchina da scrivere e il fax con cui spedivo i pezzi e per fortuna è cambiata anche la preparazione atletica, di pari passo con il progresso.

Progresso che ha invaso tutti i campi e quindi ci si è evoluti sotto tutti gli aspetti, sono quasi scomparsi, per fortuna, i sergenti di ferro che proponevano esercizi massacranti per la colonna vertebrale, e non solo, e si sono ridotti i maratoneti promotori dei lavori aerobici a diverse velocità. Come dico spesso, se facessi svolgere gli allenamenti di venti anni fa dovrei anche andare in giro a cercare una cabina telefonica con il gettone in mano per telefonare. Pensandoci bene, 15 anni fa già parlavo di propriocettività e di allenamenti coordinativi, ma ora basta guardarsi dietro e affrontiamo nuovi concetti da sviluppare, obiettivi da raggiungere attraverso macchinari innovativi o attrezzature da costruire con pochissima spesa.

 

A ognuno la sua preparazione

Da sempre ho sostenuto che la preparazione atletica è un vestito che va cucito addosso alle reali necessità del calciatore, considerando le sue caratteristiche, le sue qualità, i suoi deficit e le reali richieste della disciplina, non limitandosi a freddi parametri inerenti alle diverse velocità coperte in gara ma una performance fatta di movimenti a varie velocità e situazioni mutevoli, magari in condizioni di equilibrio precario. Alla base del nostro sport ci sono aspetti tecnici intesi sia come gesti specifici della disciplina sia aspetti motori che permettono al giocatore di arrestarsi velocemente spostando il baricentro verso un lato mentre contemporaneamente si sposta il pallone con l’esterno del piede. Oppure, di eseguire sprint per toccare con la punta del piede il pallone o saltare in alto per colpire la palla con la parte posteriore della nuca, mentre si esegue una torsione del corpo…tutta una serie di movimenti coordinativi ripetuti nel tempo, con e senza la palla.

Per questo motivo, da oltre vent’anni, i miei allenamenti hanno sempre agito sugli aspetti coordinativi a 360 gradi, aspetti che ritroviamo nelle basi fisiologiche della forza, della velocità, della rapidità e della gestione del movimento. Non dimentichiamoci mai che la capacità di gestire il nostro corpo in modo veloce, coordinato ed efficace, limitando l’insorgere della fatica, è l’obiettivo da perseguire. Le percentuali sono variabili, considerando l’età di chi ci troviamo di fronte (nei fanciulli gli aspetti tecnici coordinativi sono primari) e le caratteristiche individuali del calciatore, perché se allenassi Luca Toni e Sebastian Giovinco allo stesso modo, ho il sospetto che qualcosa potrebbe non funzionare.

Una fase di allenamento del Chievo Verona (Renzo Udali©)

Attenti alla prevenzione

Parleremo di test per prevenire infortuni che non richiedono attrezzature, ci soffermeremo su come migliorare gli aspetti reattivi e coordinativi attraverso l’uso della palla, analizzeremo la forza in tutte le sue espressioni, vedremo come utilizzare un semplice elastico per svolgere esercizi per ogni gruppo muscolare e spero di crearvi dubbi e incuriosirvi su tanti aspetti e, naturalmente, resto in attesa delle vostre domande e dei vostri consigli per scegliere gli argomenti che maggiormente vi interessano.

Vi aspetto dunque per focalizzarci su come perseguire determinati obiettivi “fisici” attraverso esecuzioni, sia con mezzi e attrezzature di allenamento semplici da utilizzare e reperire sia con attrezzature moderne e all’avanguardia che utilizzo per stimolare i miei giocatori. Non saranno lezioni di fisiologia ma temi semplici, trattati con approcci pratici e diretti agli allenatori che spesso non hanno una figura di supporto che li aiuti nel lavoro e naturalmente ai miei colleghi preparatori di qualsiasi categoria. Non mancheranno mai filmati, in modo che le esercitazioni non solo vi restino impresse ma sia possibile catalogarle e usarle a vostro piacimento perché come diceva Pablo Neruda: “La poesia non è di chi la scrive ma di chi la usa” e quindi spero che vi siano utili le mie esercitazioni e che magari mi scriviate gli sviluppi e le variabili che immancabilmente chi ama questo mestiere trova e crea, mettendoci la passione che lo spinge a lavorare sul campo.

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