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CALCIO: ALLENARE LA VELOCITÀ

Il calciatore deve possedere rapidità fisica e cognitiva. Consigli ed esercitazioni per migliorare queste capacità.

Si può migliorare la velocità di un calciatore? Sgombriamo il campo da dubbi ed eventuali equivoci: se si parla di velocità pura (tempo di percorrenza di una determinata distanza), madre natura gioca un ruolo fondamentale, quindi se non siete Usain Bolt non correrete mai veloci quanto lui. Sono, infatti, le qualità neuromuscolari di ciascuno di noi a renderci più o meno predisposti organicamente. Tutti, però, abbiamo un range di miglioramento, seppure non amplissimo.

 

TRAIAMO IL MASSIMO DA NOI STESSI

Possiamo lavorare per raggiungere il massimo delle nostre possibilità potenziando la muscolatura e incrementando la forza esplosiva. Nel calcio, poi, si corre quasi mai in modo lineare, ma soprattutto eseguendo cambi di direzione e di senso, questa capacità va allenata e migliorata. Esiste, inoltre, un altro tipo di velocità che è decisiva per la prestazione del calciatore: quella relativa alla capacità di saper leggere le situazioni anticipando il più possibile i movimenti utili per lo sviluppo dell’azione (leggi a questo proposito il post a cura dell’Aipac). All’atto pratico consiglio, quindi, attività sul campo che prevedano l’utilizzo della palla e situazioni di gioco. In questo modo la variabile cognitiva è più corposa e il lavoro diventa più performante.

 

TEMPI E METODI

Per avere buoni risultati bisognerebbe lavorare su quest’aspetto quotidianamente o comunque il più possibile ed è importante privilegiare la qualità piuttosto che la quantità. Il mio consiglio, per questo obiettivo condizionale, è predisporre esercitazioni su distanze ridotte, con ampie pause. Per esempio potete lavorare su distanze massimali da 150 – 200 metri suddivise in blocchi di distanze brevi (10 – 20 metri) che prevedano anche cambi di direzione. In sostanza, attività che possono riprodurre le situazioni che si verificano in partita. Per stimolare la componente forza della velocità durante la stagione possiamo utilizzare dei carichi per superare il peso corporeo, ma che non siano eccessivi. Se siamo in preparazione precampionato, invece, si può lavorare in sovraccarico mediante l’utilizzo di pesi o macchine isoinerziali (leggi il post dedicato al lavoro in palestra) che stimolano la muscolatura in eccentrico e in concentrico. In mancanza di attrezzature adatte sono molto validi anche i duelli a ranghi ridotti a grande intensità, tempi brevi e con recuperi ampi: uno contro uno, due contro due e così via.

 

IN CHE MOMENTO DELLA SEDUTA?

L’ideale è far eseguire le esercitazioni quando i giocatori sono freschi e il sistema neuromuscolare è recettivo; mai uno o due giorni dopo la partita (o una seduta particolarmente pesante). Inoltre, consiglio di cambiare il più possibile il tipo di proposte per mettere sotto pressione anche gli aspetti cognitivi dei calciatori e abituarli a essere veloci anche mentalmente.

 

Leggi gli altri post a cura di Ivan Carminati

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