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CALCIO: L'ALLENATORE IDEALE PER LA TUA SQUADRA

Caratteristiche e qualità da considerare nello scouting dei tecnici, siano essi di prima squadra o di settore giovanile. I consigli di Riccardo Guffanti.

Ritorniamo, con questo post, su come visionare e valutare il tecnico "ideale" per il progetto sportivo che si è posto il club. Quali sono le caratteristiche di un buon allenatore? Lo è se migliora le capacità del singolo calciatore e del gruppo nelle loro prestazioni fisiche, tecniche tattiche e mentali. Allo stesso tempo individua eventuali carenze e aiuta i suoi calciatori a superarle o limitarle.

 

PER GIOVANI O PER PRIMA SQUADRA?

Adatto ai giovani o a condurre una prima squadra? Servono competenze diverse. Possiamo distinguere le tipologie di tecnico in: maestro, istruttore, allenatore e conduttore. Quest'ultimo è gestore di prime squadre che in genere hanno giocatori di primo livello e che necessitano di un conduttore, un organizzatore tattico e strategico. È un tecnico che gestisce le qualità mentali e tecniche dei singoli. Se ci riferiamo a colui che deve ancora formare dei giocatori la figura da ricercare e osservare è invece quella dell'istruttore, un insegnante dei fondamenti del calcio. Con i piccini la figura è quella di maestro educatore.

 

PSICOLOGIA E COMUNICAZIONE

Allenatore viene dal verbo allenare, dare lena, far acquisire forza. Ma il mister deve avere leadership e di alta professionalità, il carisma speciale che infonde convinzione e determinazione nei giocatori. Deve avere sensibilità e capacità psicologiche che gli permettono di individuare le diversità presenti in un gruppo. La capacità di comunicazione resta una delle sue principali qualità. Il mister deve essere in grado di creare entusiasmo e convinzione, non solo nei giocatori ma anche in società e se possibile nell'ambiente esterno, tifosi , stampa e così via... Sappiate valutare anche se chi visionate ha queste capacità nei momenti positivi, con i risultati a favore ma al contrario nei momenti negativi perde controllo ed equilibrio. Non vanno assolutamente bene reazioni contro i propri giocatori oltre a eventuali situazioni da lui create che minano rapporti e generano contrasti.

 

CONSAPEVOLEZZA E COMPETENZE

Altra qualità importante è saper non far pesare il lavoro sul campo. Quando li osservate in allenamento dovete comprendere se i calciatori hanno entusiasmo e voglia di eseguire quanto programmato. Il tecnico deve essere consapevole di quello che fa e saper gestire tempi e metodi di lavoro in modo convincente. Molto bravi sono coloro che sanno gestire, capita spesso nei dilettanti, organici disomogenei. Spesso in una squadra vi sono giocatori di una certa età (gli anziani ) misti a giovani: trovare e dare motivazioni ai primi non è così semplice e scontato. Ci si scontra con coloro che pensano (reputandosi “campioni”) che gli allenamenti non siano più fondamentali e quindi si pongono in modo svogliato diventando spesso un'esempio negativo per i più giovani.

 

Leggi gli altri post con i consigli di Riccardo Guffanti

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