Un blog al giorno

PICCOLI AMICI, COINVOLGIAMOLI!

Oggi approcciamo l’uno contro uno laterale e strutturiamo la seduta con proposte più divertenti. Focus su dominio del pallone e tiro in porta, curando bene gli appoggi

Terza tappa con i nostri bimbi, insistiamo con proposte e obiettivi mirati e cominciamo a introdurre piccole novità, in modo graduale. L’impegno dell’istruttore, ricordiamolo, consiste anche nel variare i contenuti, non gli scopi prefissati. Per quanto riguarda la sfera tattica (cognitiva) all’uno contro uno frontale affianchiamo (è proprio il caso di dirlo) quello laterale. L’idea è di far provare il maggior numero di esperienze ai ragazzi, per non proporre una rigida programmazione “a blocchi” o la stessa situazione tattica più volte (vedi video).

Per farlo inseriamo il gesto tecnico della conduzione in differenti contesti, come il gioco del semaforo, che già conosciamo, e quello dello sparviero. Per quanto riguarda la seconda esercitazione tecnica, su indicazione dei miei tutor: Duccio Ferrari Bravo e Alberto Nabiuzzi, abbiamo optato per una soluzione leggermente differente. Una proposta non troppo analitica e cioè una gara a squadre integrata da mini percorsi coordinativi. Questo per rendere l’esercizio più stimolante e coinvolgente e riunire quindi in un'unica esercitazione la guida della palla e il lavoro motorio. A tal proposito, i tutor mi hanno suggerito qualche piccolo accorgimento da adottare: dedicare alle esercitazioni motorie tempi individuati e dedicati. Questo perché trovandoci davanti ad allievi molto giovani è facile che vengano distratti dalla competizione, se inserita nel contesto, a discapito di una corretta esecuzione degli elementi analitici.

Figura 1

LA SEDUTA

 

Attivazione

Gioco del Semaforo integrato: i giocatori partono in conduzione palla in forma libera con l'esterno del piede, obiettivo è quello di occupare ogni zona del quadrato, successivamente viene proposto il gioco del semaforo già presentato nei precedenti post.

 

Gioco dello sparviero: prepariamo un area di lavoro e disponiamo gli allievi (figura 1). Al via dell’allenatore i giocatori conducono palla cercando di arrivare dalla parte opposta senza farsi “catturare” dagli sparvieri che possono muoversi solo all’interno della loro zona. Il tecnico concentra la sua attenzione sul dominio della palla e richiede ai ragazzi di giocare con la testa alta per stimolare la capacità di orientamento nello spazio. Nel gioco dello sparviero possiamo stimolare l’utilizzo della finta per mantenere il possesso del pallone e difenderlo.

Figura 2

Gara a squadre (percorsi tecnici e motori): tre stazioni di lavoro (figura 2). Gli stimoli da fornire, pallone a stretto contatto e testa alta, restano invariati. Un indicazione supplementare consiste nel chiedere di toccare tante volte la palla, pena il rischio che se ne perda il controllo durante il superamento dell’ostacolo. Il bambino, a quest’età, tenderà naturalmente a essere attratto dalla competizione nei confronti dei compagni e perderà di vista la corretta esecuzione dei gesti. Sta al tecnico guidarlo con la giusta comprensione ed equilibrio, senza essere troppo rigido.

Figura 3

Esercitazione motoria (percorsi coordinativi): anche qui tre stazioni di lavoro (figura 3). Una combinazione di elementi differenziata da quelle proposte nelle sedute precedenti. Le correzioni più importanti che meritano l’intervento tempestivo del tecnico sono legate agli appoggi al terreno. Nel saltare, ad esempio, il contatto deve avvenire contemporaneamente con entrambi gli avampiede senza che il tallone poggi a terra. Stesso discorso vale per l’azione di skip con attenzione alla posizione eretta o leggermente inclinata in avanti del busto. Abbiamo inserito un nuovo piccolo attrezzo propriocettivo, le “meduse”, utile per sviluppare la capacità di equilibrio. Se i bambini hanno difficoltà suggerite loro di utilizzare le braccia per trovare migliore stabilità.

Figura 4

Gioco Situazionale

Finta, tiro in porta e 1 contro 1: dividere i giocatori come descritto in figura 4. Nel primo uno contro uno l’avversario (rappresentato dal cono) è passivo. L’allievo esegue una finta e calcia in porta. Suggerimenti per il tiro: tenere la caviglia rigida e il busto orientato nella direzione in cui si vuole calciare. Nell’uno contro uno laterale forniamo un paio di indicazioni fondamentali. Il difensore deve subito posizionarsi tra la palla e la porta per proteggerla, l’attaccante, di suo, deve cercare di aumentare la velocità di conduzione. Importante: se il difensore è ben posizionato esortiamo chi ha la palla a provare il dribbling e la finta. La tendenza di alcuni se non molti, e mi direte se non è vero, è di spaventarsi e calciare subito il pallone o scappare lateralmente. Abbiamo finito… anzi no! Non dimenticatevi la partitella finale!

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