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Volete modificare gli assetti di gioco consolidati nel corso della stagione? Proviamo con la difesa che passa da quattro a tre e verifichiamo le eventuali ripercussioni sul centrocampo.
Martedì 31 Gennaio 2017 | Francesco Leone
Anche nei dilettanti si cercano rinforzi utilizzando la finestra di mercato invernale e a volte i ritocchi all’organico offrono al tecnico la possibilità di pensare a nuove soluzioni tattiche, come è successo a noi. L’arrivo di un difensore ha aperto la strada, in me, all’idea di passare a giocare dietro da quattro a tre. La stagione scorsa ci provammo, in una occasione, la partita andò molto male. Da quel giorno uno dei componenti della difesa ha maturato la convinzione di non essere in grado di farlo. Ora, scrivo questo perché ritengo fondamentale si tenga in considerazione lo stato d’animo di chi scende in campo. Per questo mi confronto costantemente con la squadra per capire quanto siano convinti e consapevoli delle scelte che facciamo.
COINVOLGIAMO I GIOCATORI NELLE SCELTE STRATEGICHE
Maturata la decisione di voler giocare a tre e sapendo che ci sarebbero state possibili reticenze ho approfittato della pausa invernale per prepararci al meglio. Ho fatto presente ai ragazzi la mia intenzione lavorandoci in allenamento e testando i risultati grazie alle amichevoli. Ne ho parlato, inoltre, col nostro tutor Renzo Ulivieri: «giusto rendere la squadra consapevole e coinvolta in quello che sta facendo - mi ha spiegato - il lavoro che farai ne beneficerà. Importante però è che tu sia certo che i tuoi giocatori abbiano le caratteristiche per giocare secondo le tue nuove idee».
Leggi i post dedicati alle caratteristiche dei difensori di calcio moderni cura di Angelo Pereni.
LAVORIAMO IN PROGRESSIONE SULLA DIFESA A TRE
Abbiamo svolto esercitazioni prima di tipo didattico sugli scivolamenti orizzontali, poi su come difendersi dal taglio davanti e dietro (figure 1, 2 e 3 clicca sulle immagini per aprire la spiegazione delle esercitazioni).
Ci siamo allenati contro l’uno – due e la sovrapposizione infine abbiamo studiato come comportarci su palla coperta e scoperta. Successivamente abbiamo lavorato in situazione e sfruttato delle amichevoli. Le impressioni da parte mia e dei ragazzi sono state positive. Alla ripresa del campionato dunque, con in programma lo scontro diretto al vertice, siamo partiti con un 1-3-4-3. Abbiamo rischiato poco e siamo riusciti a creare qualche buona occasione. Ma il gioco in fase di possesso è risultato poco brillante, abbiamo faticato a trovare linee di passaggio libere giocando molto in verticale ma senza riuscire a far circolare bene palla. Francamente non me l’aspettavo, ho quindi chiesto a Ulivieri il suo parere sul perché sia accaduto.
L’ANALISI DI RENZO ULIVIERI
«Sei passato dall’1-4-3-3 all’1-3-4-3 lasciando invariato il tridente offensivo e va bene però hai stravolto troppo il centrocampo - mi ha spiegato -. Da una mediana che propensa per posizione allo scaglionamento i ragazzi si sono ritrovati a giocare piatti, la difficoltà nel possesso si spiega così. Secondo me se scegli di giocare a tre dietro ti conviene mantenere invariata la struttura centrale con un vertice basso e metterti in campo coll’1-3-5-2. Lavori sui movimenti dei due attaccanti nel tentativo di combinarli e non tocchi il centrocampo. Al limite puoi pensare di rovesciare il triangolo inserendo un trequartista. Ma se i giocatori sono abituati a essere naturalmente scaglionati grazie al vertice alto o basso eviterei il centrocampo a quattro perché rischi che restino piatti, non trovino la circolazione e il cambio di lato del campo ma solo giocate verticali e prevedibili».
TRE CONTRO TRE SITUAZIONALE
Questa è una delle esercitazioni che abbiamo utilizzato per mettere a fuoco e allenare in situazione i principi sviluppati in forma parzialmente analitica (l'assorbimento di un movimento offensivo conosciuto alla volta).
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