CALCIO: LE MARCATURE PREVENTIVE
Anticipiamo i possibili sviluppi dell’azione per non farci cogliere di sorpresa. Esercitazioni e indicazioni per evitare di subire micidiali ripartenze.
Martedì 28 Giugno 2016 | Alberto Bertolini
Il calcio moderno, a causa dei suoi ritmi sempre più intensi e frenetici, impone ai calciatori di avere sempre meno pause e di essere “attivi” in ogni situazione di gioco. Questo blog vuole spiegare nel concreto, utilizzando anche delle proposte pratiche, quale comportamento devono avere i giocatori a palla lontana, in fase sia di possesso sia di non possesso. Risponderemo a domande quali: qual è il posizionamento corretto del difensore centrale quando un suo compagno, in posizione di esterno offensivo, sta per effettuare un cross? O ancora: posso essere pericoloso e trovare soluzioni offensive efficaci anche mentre mi sto difendendo? Tecnicamente stiamo di fatto parlando di difesa e attacco preventivi. Prima di analizzare alcune esercitazioni, quindi, è necessario mettere a fuoco due concetti fondamentali: la marcatura preventiva e lo smarcamento preventivo (che vedremo nel prossimo post).
LA MARCATURA PREVENTIVA
Per marcatura preventiva s’intende l’atteggiamento difensivo assunto dai giocatori che sono sotto la linea della palla o, più in generale, non direttamente coinvolti nello sviluppo offensivo dell’azione, durante un attacco della loro squadra. La scelta corretta, in questi casi, prevede che le punte avversarie vengano marcate prima ancora che la loro squadra riconquisti la palla in modo tale da contrastare sul nascere un’eventuale ripartenza. L’esercitazione seguente (clicca sull'immagine per aprire la scheda completa dell'esercizio) vi aiuterà ad allenare i vostri giocatori in questi importantissimi dettagli tattici.
PARTITA A TEMA PER LA MARCATURA PREVENTIVA
In riferimento a questa esercitazione vi propongo due possibili soluzioni
PRIMA SOLUZIONE, IL DIFENSORE CENTRALE
L'attaccante A bianco viene marcato preventivamente dal difensore centrale blu B1. La profondità su un eventuale lancio lungo e improvviso viene coperta dal secondo centrale B2 con il relativo scivolamento di B3 sulla punta più avanzata. Come va marcato preventivamente l'attaccante A? È necessario che, in questa situazione, B1 gli stia quasi di fianco (sempre dal lato del pallone) per avere la possibilità di contrastare o meglio ancora di anticipare (figura 1).
SECONDA SOLUZIONE, IL PLAY
L'attaccante A bianco viene marcato preventivamente dal play B5. A differenza della situazione precedente la marcatura preventiva avviene davanti all'uomo. Il compito del play è quello di contrastare indirettamente l'avversario, ovvero chiudergli tutte le linee di passaggio. Egli porrà la sua attenzione a tutte le "palle improvvise" che si possono generare dopo il cambiamento di transizione da positiva a negativa (per esempio un rinvio di prima di un difensore bianco). Il giocatore dedicato alla copertura della profondità, in questo caso, è il difensore centrale B1, più vicino alla palla (figura 2).
CONSIGLI PRATICI
In ambedue i casi l’allenatore deve osservare attentamente: la corretta postura del corpo e dei piedi rispetto a pallone e avversario e il corretto posizionamento degli addetti alla marcatura preventiva.
SUGGERIMENTI
- Invitate il leader del reparto difensivo, solitamente un difensore centrale, a organizzare le marcature preventive.
- Stimolate i giocatori che si stavano occupando della fase offensiva a rientrare velocemente e a compattarsi rispetto alla nuova situazione di non possesso palla.
- Disponete una squadra con il vostro sistema di gioco e l’altra con quello che si pensa possa utilizzare il prossimo avversario.
- Per aumentare l’imprevedibilità ed evitare che il secondo pallone sia rimesso in gioco dal mister e dal suo collaboratore in modo ripetitivo e quindi prevedibile, concordate con il collaboratore stesso (prima dell’inizio dell’esercitazione) la sequenza di rimesse in gioco della seconda palla.
Nel post successivo ci occuperemo di smarcamento e attacco preventivo.