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COME INSEGNARE AI GIOVANI L’USCITA ALTA

Il portiere vincente deve saper leggere correttamente la parabola di ogni pallone per scegliere ed eseguire l’intervento giusto. Principi ed esercitazioni per i giovani.

Negli ultimi anni sono aumentate in modo considerevole le percentuali di gol realizzati di testa su azioni nate da corner o punizione indiretta. Nella stagione 2008/2009 in serie A tale percentuale era del 19,2%, nel girone di andata della stagione in corso il dato fa registrare oltre il 30%. Allenare i giovani portieri nel fondamentale dell’uscita alta sta diventando, dunque, un aspetto sempre più importante nella loro formazione.

 

ANALISI DEL GESTO TECNICO

Il gesto tecnico dell'uscita alta si compone di quattro fasi fondamentali:

  • anticipazione;
  • valutazione;
  • esecuzione;
  • fase terminale.

La fase di anticipazione concerne aspetti nei quali deve essere formato soprattutto il numero uno adulto o di settore giovanile di fascia d’età alta. Riguarda la posizione di partenza del portiere rispetto a palla, avversari e compagni e la lettura del possibile sviluppo dell’azione in funzione della posizione del corpo dell'avversario che sta calciando.

 

LA FASE DI VALUTAZIONE

È quella di cui ci occupiamo nello specifico in questo post. La valutazione comprende la lettura: della traiettoria, della velocità della palla, della propria distanza dagli avversari e dai compagni mentre si è in movimento (per capire se si è in ritardo o in anticipo) infine della scelta del tipo di intervento da effettuare. Nei prossimi post ci soffermeremo sulla fase di esecuzione e quella terminale.

Una bella presa aerea di Gianluigi Donnarumma (Milan) - Italyphotopress

LETTURA DELLA TRAIETTORIA

Il gesto tecnico da scegliere ed effettuare viene notevolmente influenzato dalla traiettoria impressa al pallone dal tiro. Il portiere deve essere in grado di leggere tutte le tipologie di parabole aeree:

  • pallone a campanile, traiettoria molto in verticale;
  • pallone teso, traiettoria uniforme sul piano orizzontale;
  • pallone a rientrare, traiettoria a girare verso la porta;
  • pallone a uscire, traiettoria a girare lontano dalla porta;
  • pallone battente, che batte in terra prima di arrivare nella zona del portiere;

Con i più piccoli (Pulcini) è preferibile evitare le palle alte a causa della scarsa coordinazione oculo manuale tipica dell’età.  Negli Esordienti (e più piccini) sarebbe bene evitare il lavoro sulle traiettorie a rientrare e uscire in quanto fortemente legate alle posizioni di partenza del tiro, elemento poco significativo quando sono così piccoli. Una traiettoria aerea si scompone in tre momenti fondamentali:

  • partenza, cioè il punto in cui la palla viene calciata. Con i più giovani è importante evitare che il gesto tecnico dell’uscita venga anticipato. Un suggerimento può essere quello di fare contare “uno” al portiere dal momento in cui la palla viene colpita e prima di iniziare l’intervento;
  • stallo, cioè il punto in cui il pallone passa dalla fase ascendente a quella discendente;
  • arrivo, cioè il punto in cui la palla toccherà terra. Nelle esercitazioni sulla lettura della traiettoria è importante che il giocatore capisca dove cadrà il pallone perché questo può influenzare le sue scelte e può aiutarlo a leggere eventuali sviluppi di gioco.

Il portiere deve riuscire a valutare il punto più alto in cui riuscirà a prendere palla, in funzione della sua posizione di partenza, della traiettoria e della velocità del pallone.

 

Esercizi nel video di apertura:

  • Schivo palla: aiuta il ragazzo a percepire tutte le fasi di una traiettoria aerea.
  • Blocco a terra e controllo orientato: aiutano a definire la fase di arrivo della palla.
  • Lancio due palloni: aiuta il portiere a valutare la fase di partenza e di stallo della palla e a prendere la corretta decisione. Il mister chiede al portiere se attaccare quello che cade prima o viceversa.
  • Mi posiziono sotto al pallone: aiuta il portiere a effettuare i corretti spostamenti in funzione della traiettoria.
  • Uscite alte nei quadrati colorati: il portiere esce dichiarando in anticipo in quale zona andrà a contatto con la palla, si abitua a prevedere la zona dove effettuerà l’intervento. Si richiede che la presa avvenga il più lontano possibile dalla porta (figura 1).

Figura 1: clicca sull'immagine per aprire la scheda completa dell'esercizio

Le esercitazioni possono essere effettuate anche con palloni differenti da quello da gara (da pallavolo o da calcio misura quattro) questo aiuta nella lettura della traiettoria e nella capacita di differenziazione specifica del ruolo.

Articolo a cura di Daniele Airoldi - Si ringrazia Adam Caressa per essersi prestato nelle dimostrazioni e la società Gs Soccer Boys di Turbigo - Leggi tutti gli altri articoli sull’allenamento dei giovani portieri a cura di Apport

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