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CALCIO: GIOCATORI E RIVALITÀ POSITIVA

Per l’allenatore può essere difficile gestire scelte tecniche e rispetto delle regole, ma coerenza e correttezza pagano sempre.

«Mister domani non riesco a venire ad allenarmi, devo prepararmi per l’interrogazione di storia». Ecco, l’allenamento fa appena in tempo a iniziare che la giustificazione di Claudio fa infuriare gran parte della squadra. Domenica c’è una partita delicatissima e lui non viene ad allenarsi perché deve studiare. Nemmeno fosse uno che deve recuperare chissà quali insufficienze. Il solito secchione che non capisce che un sei gli basterebbe per essere promosso. E per di più Marcello, il mister, lo giustifica: «Ok Claudio, sei sempre stato presente agli allenamenti, non sarà un problema se ne salti uno».

 

LOTTARE PER UN POSTO IN SQUADRA

A prendersela più di tutti è Ignazio, arrivato in squadra da qualche mese, ala destra come Claudio, sempre presente agli allenamenti e sempre in panchina a eccezione di qualche scampolo di partita. Alle parole del mister, diventa paonazzo e bofonchia un… «e scommetto che domenica sarà in campo e io in panchina» … per poi allenarsi con una carica agonistica ai limiti dell’eccesso. Nella partitella finale Ignazio è una furia. Entra su ogni pallone nemmeno fosse la finale di Champions League, sostiene ogni azione in fase sia difensiva sia offensiva. Io che gioco con loro in primis mi lamento di qualche suo intervento, a maggior ragione, dato che domenica abbiamo un incontro decisivo. Ma a fine seduta, con grande sorpresa, arrivano le parole del mister: «Complimenti Ignazio. Era ora che mettessi in campo la voglia di conquistarti un posto da titolare. Erano settimane che ti allenavi bene, ma per entrare negli undici bisogna dare qualcosa di più. I tuoi compagni oggi giocavano per finire l’allenamento, tu hai dimostrato di voler scalzare qualcuno dei titolari». Doccia per tutti, con la consapevolezza che da oggi abbiamo anche qualcun altro che potrebbe coprire la fascia destra al posto del titolare.

 

LA COERENZA DEL MISTER

«Cosa potevo dire a un ragazzo come Claudio? – spiega mister Marcello Chianese - Dall’inizio dell’anno ha saltato pochissimi allenamenti e so che oltre a essere fondamentale in campo va anche bene a scuola. A tutti dico sempre che non devono trascurare gli studi per il calcio e che allo stesso tempo devono organizzarsi per riuscire a portare avanti entrambi gli impegni. Claudio lo fa, e sa capire quando abbia bisogno di qualche ora in più per studiare. Sarei andato contro a quanto sempre detto alla squadra se non gli avessi permesso di saltare un allenamento per un motivo importante come questo. Per di più dopo un anno in cui non si è mai tirato indietro. Allo stesso tempo quanto successo ha fatto da stimolo a Ignazio. Aveva sempre fatto il suo in allenamento, ma si era limitato al compitino. Ora ha capito che deve dare qualcosa in più, e sono sicuro di avere trovato una valida alternativa nel ruolo di titolare. Sarà difficile scegliere chi mettere in campo tra i due».

 

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