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CALCIO, GLI APPOGGI DEL PIEDE

L’analisi dell’appoggio podalico è base della valutazione del calciatore. Un semplice test per verificare se siamo equilibrati o meno.

Il piede è il punto fisso al suolo su cui grava l'intero peso del corpo, si trova alla base del sistema di controllo antigravitario (sistema posturale o di equilibrio) che consente all'uomo di assumere la postura eretta e di spostarsi nello spazio. Il piede è sia un effettore sia un ricettore, cioè esegue e riceve dei comandi (risposta motoria) tramite i muscoli, e, nel contempo, interagisce col resto del corpo sia attraverso il sistema miofasciale sia fornendo costanti informazioni provenienti dagli esterocettori cutanei presenti sulla pianta e dai propriocettori dei suoi muscoli, tendini e articolazioni. Gli esterocettori cutanei del piede sono ad alta sensibilità (0,3 g cioè meno di un terzo della forza gravitaria della terra) e rappresentano l'interfaccia costante tra l'ambiente e il sistema tonico posturale o dell'equilibrio. Le informazioni plantari infatti sono le uniche a derivare da un recettore sensoriale fisso a diretto contatto col suolo.

 

IL PIEDE, ORGANO DI SENSO FONDAMENTALE

Il riflesso plantare (flessione delle dita al graffiamento della pianta), legato alle stimolazioni cutanee della pianta, è in grado di attivare e modulare riflessi molto complessi con funzioni posturali di notevole importanza. Pertanto il piede è considerato il principale organo di senso e di moto antigravitario del corpo umano. Per questo motivo l’estremità inferiore, nelle popolazioni dei paesi sviluppati che vivono su un terreno poco fisiologico quale è il terreno piano, è normalmente l'origine dello squilibrio posturale. Nello stesso tempo esso è anche l'elemento adattativo che tampona, meglio che può, gli squilibri alti, in genere discendenti dall'apparato stomatognatico (denti e articolazione temporo-mandibolare) e/o dagli occhi e/o dal vestibolo. Pertanto l’analisi degli appoggi podalici deve rappresentare un punto importante da cui partire per la valutazione del calciatore che sia questi in fase evolutiva o in età matura (leggi a questo proposito anche il blog dedicato a cura di Riccardo Fenili).

 

IL RAPPORTO COL SUOLO

Impensabile, infatti, e irragionevole sarebbe allenare o migliorare una macchina (il corpo umano è una macchina motoria a tutti gli effetti) senza avere prima verificato se la stessa… ha “le gomme gonfie e se tutte sono alla stessa pressione”. Come possiamo quindi valutare un cattivo rapporto piede - suolo? Ovviamente di fronte a ogni dubbio dovremmo inviare il giocatore da un podologo professionista e qualificato. Vediamo comunque un semplice test che ci può aiutare a valutare se il rapporto suolo piede è nella norma.

 

IL TEST

Per prima cosa inserite semplicemente due dita nel cavo del piede e provate a vedere se, anche di poco, passano sotto al piede stesso. Questo semplice esame ci aiuta a capire se siamo di fronte a un piede piatto o cavo (foto 1). 

Foto 1

Successivamente chiedete al vostro giocatore di restare in equilibrio per qualche secondo come in foto 2 e valutate se nel gestirlo si appoggia prevalentemente alla parte interna o esterna dell’estremità: un piede in ordine si muove sulla sua tibio tarsica in entrambe le direzioni.

Foto 2

Verificate anche come dispone l’arto sollevato: se questo è inclinato internamente o esternamente con la punta (le dita) indica qualche problema a livello delle ginocchia (vare o valghe). Infine se siamo in possesso di un tapis roulant possiamo analizzare posteriormente il nostro soggetto valutando come dispone il piede al suolo durante la corsa (vedi video di apertura). Non dimenticate che la corsa su tappeto non è una corsa naturale o fisiologica, ma può comunque darci indicazioni valide. Certo l’uso di uno strumento dedicato è la cosa migliore. Attraverso una pedana baropodometrica e stabilometrica riusciremo infallibilmente a rilevare le difficoltà di appoggio a carico del nostro calciatore.

 

Guarda e prova gli altri test di auto valutazione di Allfootball

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