CALCIO: DIFESA DELLA PALLA E UNO CONTRO UNO
Ritroviamo la difesa della palla, che in questo post è messa in situazione con un duello finale, dopo essersi smarcati in ampiezza e girati.
Martedì 17 Maggio 2016 | Andrea Cristi
Nell’attività che vi propongo in questo post riprendiamo, in progressione, i concetti analizzati in quelli precedenti riguardo la difesa della palla su pressione di un avversario. La punta nell’esercitazione in video si smarca prima in ampiezza per poi attaccare la palla appoggiatagli da un compagno. Obiettivo è poi muoversi distanziando il pallone per girarsi e puntare il difensore in uno contro uno. Il focus attentivo dell’attaccante è mirato a controllare con l’esterno (la ricezione deve essere effettuata col piede più distante dal difensore) e successivamente a trovare o costruirsi il tempo per ruotare e girarsi in uno contro uno.
IL COMPITO DEL DIFENSORE
Il difensore, almeno nelle prime ripetute, gioca in maniera semiattiva. Lascia due metri in smarcamento e permette che l’attaccante controlli la sfera; quando poi avviene il contatto piede palla, diventa attivo e si posiziona fra avversario e porta per difenderla. È Importante, inoltre, non dare appoggi fisici all’attaccante (gli fornirebbero punti di riferimento utili per girarsi), ma aggredirlo da vicino senza possibilità di contatto. La progressione si può concludere col difensore che diventa del tutto attivo: può quindi seguire e attaccare la punta e persino anticiparla. Avendo due gruppi di otto giocatori ciascuno, sono consigliati 8’ di lavoro per lato e per gruppo, con rotazione di giocatori sul lato opposto una volta finita la serie. Dal mio punto di vista, questo è un esercizio che può essere proposto dal secondo anno della categoria Esordienti, perché prevede un movimento di smarcamento molto semplice e va utilizzato sino agli Allievi.
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