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CALCIO: IL CACAO, ENERGIA O VELENO?

Il cioccolato può rientrare nell’alimentazione del calciatore. Se consumato in giuste quantità, ha solo vantaggi.

Se alla pianta del cacao è stato dato il nome di Theobroma, cioè “cibo degli dei”, un motivo ci sarà. Sulla bontà del suo derivato principe, il cioccolato, esistono però diverse correnti di pensiero. C’è chi lo ritiene utile in quanto fonte di energia e chi lo vede quasi come un veleno. In realtà il cioccolato, preso nelle giuste quantità, fa bene a tutti in quanto apporta potassio, magnesio, rame e molte vitamine (A, B1, D ed E), riduce i valori ematici delle Ldl (il cosiddetto colesterolo “cattivo”) e abbassa leggermente la pressione arteriosa. Nei calciatori, poi, è molto utile come antiossidante, perché combatte i radicali liberi che, se in eccesso, possono creare molti problemi.

 

QUANTO MANGIARNE?

Questi specifici benefici sono ottenibili mangiandone anche solo 20 grammi al giorno (fondente). Se ne consumiamo dosi maggiori (almeno 30 grammi al giorno), si possono avere ulteriori vantaggi. Grazie ai polifenoli del cacao, infatti, viene incrementato il flusso ematico e a parità di allenamento si ottiene un aumento dei mitocondri, a livello sia dei muscoli sia del miocardio. In questo modo il cuore riesce a pompare più sangue aumentando il flusso ematico a livello periferico e consentendo un maggior apporto di ossigeno ai tessuti impegnati nello sforzo. I polifenoli del cacao sono presenti in discreta quantità nel cioccolato amaro, in concentrazioni molto più ridotte in quello al latte e sono praticamente assenti nel cioccolato bianco. Bisogna tener presente infatti che si tratta di sostanze che vengono in gran parte distrutte dai processi di lavorazione. Il cioccolato contiene, inoltre, alcune molecole ad azione blandamente psicoattiva, come la teobromina, la feniletilamina e un endocannabinoide, l’anandamide, responsabili a dosi fisiologiche di sensazione di benessere.

 

ANTIDEPRESSIVO E RILASSANTE

Nel cacao troviamo anche caffeina e triptofano, precursore di serotonina e melatonina, due neurotrasmettitori che hanno rispettivamente un’azione antidepressiva e di rilassamento. Dopo una sconfitta, quindi, perché non sgranocchiare un pezzo di cioccolato amaro?  Se proprio vogliamo trovare a questo straordinario prodotto della natura un difetto possiamo dire che essendo ricco di grassi apporta una elevata quantità di calorie (con quello fondente che ha un contenuto calorico inferiore del 10-15% rispetto a quello bianco).  Quindi cioccolato sì, soprattutto quello fondente, ma con moderazione. Un discorso a parte meritano invece le creme spalmabili che tratteremo in uno dei prossimi post.

 

Leggi gli altri post a cura di Attilio Ardizzi

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