CALCIO: PROPOSTE PER I GIOVANI PORTIERI
Se non si ha a disposizione il preparatore specifico non isolate i numeri uno allontanandoli dalla squadra. Fateli giocare col gruppo e date loro obiettivi specifici.
Mercoledì 30 Novembre 2016 | Andrea Pasquot
Nel post precedente ho voluto sottolineare quanto sia importante, al giorno d’oggi, che i giovani numeri uno vengano coinvolti il più possibile nei giochi e nelle partitelle con i loro compagni di squadra. Nella seduta di allenamento purtroppo il portiere è spesso delegato a partecipare solo ad alcune fasi specifiche ma il preparatore dei portieri, incaricato dell'insegnamento della tecnica di base del ruolo, spesso non può essere presente. Molti tecnici, inoltre, devono addirittura lavorare con la squadra senza avere un istruttore specifico per il ruolo. Questi momenti di “vuoto” possono essere sfruttati, con l'ausilio della squadra, per sviluppare in maniera ottimale altri aspetti della formazione del giovane. Quando il portiere è con la squadra, insomma, l'allenatore ha il dovere di sfruttare questa risorsa.
FATELI GIOCARE CON GLI ALTRI MA CON REGOLE DEDICATE
Nella fase di attivazione si possono proporre delle esercitazioni simili per tutti i componenti la rosa ma anche adattarle in funzione delle competenze che il portiere deve accrescere nella sua specificità. È spesso infatti in questa fase che il numero uno viene escluso e allontanato a fare “esercitazioni solitarie”. In base agli obiettivi della seduta, possono essere organizzati diversi esercizi:
- un’attivazione comune a tutti sotto forma di gioco;
- delle varianti strettamente tecniche;
- delle proposte a stazione dove possono essere sviluppati degli obiettivi combinati.
DUE SEMPLICI ESEMPI
Vi lascio, per darvi degli esempi e degli spunti, due proposte in linea con gli obiettivi fissati dal post.
ALLENIAMO IL RILANCIO IN FASE DI ATTIVAZIONE
Supponiamo che in fase di attivazione l’allenatore faccia disputare alla squadra un possesso palla o un esercizio di ricezione e trasmissione. Il portiere può svolgere la stessa esercitazione ma in prossimità della porta muovendosi come fosse in partita a copertura della stessa. Se riceve palla può: a) rilanciarla fuori area a un compagno a sua scelta il quale avrà come obiettivo calciarla all’interno di una porta posta di fronte a lui; b) rilanciarla scegliendo uno fra due compagni designati (quello libero) che si smarcano all’esterno mentre un avversario (anch’esso designato) dovrà occuparsi di andare a marcare uno dei due.
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