LA MOBILITÀ DEL BACINO NEL CALCIO
La flessibilità articolare è decisiva nel calciatore per migliorare la qualità della prestazione e prevenire infortuni muscolari.
Lunedì 20 Giugno 2016 | Mauro Testa
La mobilità articolare, detta anche flessibilità, può essere definita come ”la capacità del nostro organismo, o meglio delle articolazioni del nostro corpo, di effettuare movimenti di ampio range senza limitazioni o dolore, con la massima escursione possibile”. Troppo spesso si tende a pensare che questa capacità sia importante solo per alcune discipline sportive come per esempio danza e ginnastica artistica. La flessibilità, in realtà, è necessaria in particolare negli sport in cui si ripete spesso il fenomeno di allungamento e accorciamento del muscolo (rispettivamente fasi eccentrica e concentrica, guarda al proposito la video lezione del dottor Respizzi). Senza un’adeguata mobilità articolare anche le attività più banali diventano difficili da eseguire e, con il tempo, possono portare a disequilibri di postura, problemi di tipo muscolare e alto rischio di infortunio.
FONDAMENTALE PER IL CALCIATORE
Negli sport come il calcio la flessibilità ha un ruolo ancora più importante, perché può aiutare a migliorare la performance e il gesto sportivo. Diversi studi dimostrano che l’incidenza di infortuni diminuisce quando si includono nella routine di allenamento, in modo costante, esercizi di flessibilità. Questo avviene grazie alla maggiore capacità di muoversi, senza ostacoli, attraverso un Rom (Range of Motion) più ampio. Il bacino è una delle aree anatomiche che considero chiave non solo per il controllo del movimento, ma anche per la capacità di manifestare mobilità. Anatomicamente il bacino è un osso “sospeso”: nella parte superiore ha relazione, attraverso l’articolazione lombo sacrale, con la colonna, in quella inferiore mantiene la sua posizione anatomica, essendo la base superiore di appoggio degli arti inferiori, attraverso l’articolazione del femore. Si potrebbe scomporre in ileo, ischio, pube e area sacrale e divide il soma sinistro da quello destro: grazie all’articolazione sacro iliaca le due emiparti possono ruotare anche di quattro gradi attorno al sacro (vedi video di apertura).
PREVENIAMO GLI INFORTUNI
La tuberosità ischiatica è la zona di inserzione prossimale di moltissimi muscoli della loggia posteriore della gamba. Così è semplice comprendere che un bacino in ordine e mobile può sopperire a un eccessivo stiramento degli stessi spesso preservandoli dagli infortuni (figura 1). Esercizi per la mobilizzazione della sacro iliaca dovrebbero far parte del normale percorso di prevenzione da eseguire prima di ogni allenamento. Un bacino in asse, in grado di compensare efficacemente i movimenti eseguiti con escursioni e intensità diverse dal consueto, è un elemento preventivo di primo livello per tutti i calciatori.
TESTA LA TUA FLESSIBILITÀ
In un precedente post, a cura dell’Aipac, vi abbiamo proposto il “Sit and Reach Test” (clicca per leggere l’articolo e vedere il video). Questo esercizio ha diverse finalità: misurare la lunghezza delle catene muscolari posteriori degli arti inferiori, analizzare la mobilità della colonna e valutare la mobilità a livello lombo – sacrale. Eseguitelo e poi leggete al seguente link “Gli esercizi per essere più elastici” come migliorare i vostri risultati e la vostra forma fisica.